La pet therapy si sa, ha moltissimi vantaggi, soprattutto per la sanità mentale. Ed è anche per questo che Michelle Lam ha ritenuto opportuno adottare una micetta da accogliere in casa. Un giorno ha catturato la sua attenzione Suki descritta come “una minuta gattina dagli occhioni grandi”. Un colpo di fulmine che si è tramutato in una convivenza.
“Quando ho preso Suki per la prima volta, stavo attraversando una rottura sentimentale e ho lottato contro l’ansia per anni – ha raccontato Michelle a People – Ho avuto animali domestici fin da piccola, ma prima di prendere Suki, erano passati un paio d’anni dall’ultima volta che ne avevo uno. Sono contenta di averla trovata perché mi rispecchia in molti aspetti. Sapevo di dover prendere Suki, e in realtà l’ho presa in affido per adottarla. Non ero sicura di adottarla, ma me ne sono innamorata non appena è entrata a casa”. L’obbiettivo di Michelle era quantomeno alleviare il suo stato d’ansia.
Ma qualcosa è andato storto. Michelle ha intuito e scoperto che la gattina è ansiosa, solitaria e non ama avere contatti con gli essere umani. “Quando c’è gente in giro, è allora che diventa ansiosa. – ha affermato – È brava con le persone che conosce. Ogni volta che arriva qualcuno di nuovo, si nasconde in cantina. Non è affatto affettuosa, ma è più un affetto forzato”.
Michelle vive con Suki da quasi tre anni. Ma ha adottato un secondo gatto, Kabuki, per far sì che anche la prima gattina potesse avere compagnia e diminuire così il suo stress.
“Gli animali sono un’ottima fonte di sollievo e antistress; sono ottimi compagni. Ti capiscono davvero – ha concluso la Lam -. Ci vuole tempo, ma a volte guardo Suki e so che andrà tutto bene. Ma in realtà, parlo solo a me stessa attraverso di lei, dicendomi che andrà tutto bene. Sono sempre lì quando hai bisogno che ci siano. Non importa cosa tu stia attraversando, hai sempre questa piccola creatura la cui vita dipende da te”.
