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Il procuratore della Corte penale internazionale Khan va in congedo: è indagato per molestie sessuali

E' indagato dallo scorso novembre. Nello stesso periodo ha chiesto l’emissione di mandati d’arresto contro il premier israeliano Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Gallant e tre leader di Hamas
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Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan, indagato per presunte molestie sessuali dallo scorso novembre, si è temporaneamente dimesso. “Il procuratore ha annunciato la sua decisione di prendersi un congedo in attesa della conclusione del procedimento” condotto dagli inquirenti delle Nazioni Unite, ha fatto sapere il suo ufficio dopo l’uscita di diverse notizie di stampa riguardanti accuse di comportamenti sessuali inappropriati nei suoi confronti. Durante l’assenza del procuratore, la gestione dell’ufficio sarà affidata ai procuratori aggiunti.

L’indagine era stata avviata nel novembre scorso dall’organo di vigilanza interno della Cpi. Khan, di nazionalità britannica, è stato accusato da un’ex assistente di averla costretta a subire rapporti sessuali. L’uomo avrebbe poi fatto pressioni perché ritirasse le accuse. Il procuratore aveva parlato di una campagna di fake news. Poco dopo la notizia dell’indagine nei suoi confronti aveva chiesto l’emissione di mandati d’arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e tre leader di Hamas per crimini di guerra e contro l’umanità commessi dopo l’attacco del 7 ottobre. Netanyahu aveva condannato la richiesta bollandola come “vergognosa e antisemita”.

Foto ICC-CPI

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