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Davide Rossi assolto in via definitiva dall’accusa di lesioni e omissione di soccorso perché il fatto non sussiste. Il padre Vasco: “Innocente messo alla gogna dai media”

La Corte di Cassazione, in conformità alla decisione della Corte d’Appello di Roma, ha archiviato definitivamente ogni procedimento a carico di Davide Rossi

di F. Q.
Davide Rossi assolto in via definitiva dall’accusa di lesioni e omissione di soccorso perché il fatto non sussiste. Il padre Vasco: “Innocente messo alla gogna dai media”

Davide Rossi non ha procurato lesioni nè omissione di soccorso nell’incidente avvenuto a Roma, nel settembre 2016.

La Corte di Cassazione, in conformità alla decisione della Corte d’Appello di Roma, ha archiviato definitivamente ogni procedimento a carico di Davide Rossi, figlio di Vasco Rossi.

“Grazie alla magistratura giustizia è fatta, – ha dichiarato Davide Rossi – siamo stati fiduciosi, la verità è venuta fuori, sono stato assolto . Sono molto contento, mi sono tolto un grande peso, mi fa solo ancora male il ricordo di alcuni titoli di giornale che, approfittandosi del cognome, mi davano per colpevole ancora prima che i fatti venissero verificati.”

Alla notizia della completa assoluzione di suo figlio, Vasco Rossi ha commentato : “Contrariamente a ogni et eventuale pensiero prevenuto nei suoi confronti, Davide è una brava persona e un padre affettuoso di quattro bambini. Vive con la sua compagna e conduce una vita semplice e onesta. Non ha mai fatto del male a nessuno, io non ho mai avuto dubbi sulla sua sincerità. Comprendo le sue ferite ancora aperte di innocente messo alla gogna dai media”.

Il fatto era avvenuto il 16 settembre 2016. Davide Rossi, a bordo della sua Audi, all’altezza dell’incrocio tra via Donato e via Galimberti, aveva impattato con un’auto sui cui viaggiavano due donne che hanno riportato ferite guaribili in oltre 40 giorni. Secondo la Procura capitolina dopo lo scontro Rossi “non ottemperava all’obbligo di prestare assistenza alle persone ferite, allontanandosi dal luogo dell’incidente subito dopo l’urto”. Al secondo indagato era stato contestato di avere aiutato il figlio del cantante “ad eludere le indagini dichiarando di essere stato lui al volante dell’autovettura e il responsabile del sinistro stradale sottoscrivendo il modulo di constatazione amichevole di incidente”.

“Ci siamo fermati, siamo scesi dalla macchina e abbiamo chiesto alle ragazze nell’altra auto se fosse tutto a posto e loro ci hanno risposto ‘sì, sì’”, si era difeso in aula Davide Rossi nel processo di primo grado, dove è stato assolto. “Ho detto al mio amico di fare il cid e me ne sono andato con la ragazza che era in auto con noi perché era molto scossa dall’incidente, sapendo che stavano facendo il cid ero tranquillo”. Tutte circostanze, quelle raccontate da Davide Rossi, che sono state poi confermate nei vari gradi di giudizio e terminati con l’assoluzione piena perché il fatto non sussiste.

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