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Amazon presenta i nuovi robot con “capacità tattile umana” per i suoi magazzini. Timori per i posti di lavoro

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“Per i dipendenti meno stress e la possibilità di dedicarsi su compiti più gratificanti”. Amazon presenta così i nuovi robot che entreranno nei suoi magazzini nei prossimi due anni. I lavoratori non sono così ottimisti ed intravedono una grave minaccia ai loro impieghi. Nei magazzini di Jeff Bezos sparsi in tutto il mono del gruppo lavorano oggi quasi 1,5 milioni di persone. Il nuovo robot, spiega l’azienda ha una capacità tattile “con una finezza paragonabile a quella umana” che gli permette anche di raccogliere oggetti da terra. “Rappresenta un passo avanti fondamentale nel campo della robotica”, afferma il direttore del reparto Robotica e Ia di Amazon, Aaron Parness che aggiunge: “Non si tratta solo di vedere il mondo, ma di percepirlo: è questa capacità tattile che abilita funzioni che, fino a oggi, erano semplicemente fuori dalla portata dei robot”

La diffusione della tecnologia, dice Amazon, implica la necessità di persone che la progettino, che scrivano il software, che la controllino e che la mantengano. “Negli ultimi due anni, abbiamo aumentato di oltre il 50% il numero di dipendenti delle stazioni di consegna in ruoli di affidabilità, manutenzione e ingegneria in Europa”, puntualizza il colosso dell’ecommerce. Che gli sviluppi tecnologici creino anche opportunità lavorative è indubbio. Il problema è che spesso i posti creati sono inferiori e non sovrapponibili a quelli persi. Per dirla in modo brutale, per un programmatore assunto, tre magazzinieri vengono licenziati.

Il nuovo robot si chiama Vulcan ed è stato presentato a Dortmund, in Germania, e sarà distribuito in tutto il mondo nei prossimi anni. Amazon dice che è progettato per aiutare gli esseri umani a smistare gli oggetti per lo stoccaggio e poi prepararli per la consegna. I robot saranno in grado di identificare gli oggetti al tatto, utilizzando l’intelligenza artificiale per capire cosa possono e non possono gestire e come prelevarli al meglio. Vulcan sarà in grado di disporre gli oggetti sui livelli superiori e inferiori delle scaffalature, in modo che gli operatori non debbano più usare scale o chinarsi così spesso durante il lavoro.

Un robot non prende lo stipendio, non va in ferie, non si ammala, non ha orari, non ha diritti da rivendicare. Non stupisce che molti rivenditori mostrino il desiderio di accrescere il tasso di automazione per ridurre il costo del lavoro (e questo accade da sempre, solo che ora si prospetta la possibilità di un integrale sostituzione). Amazon ha dovuto affrontare scioperi nel Regno Unito e in altri paesi tra cui l’Italia, a causa dei bassi salari e delle condizioni di lavoro nei suoi magazzini. C’è naturalmente un problema. Una volta che anche tutti i concorrenti utilizzano automi. il vantaggio competitivo si azzera e, una volta espulsi gli esseri umani dal lavoro e dalle retribuzioni, non c’è nessun che compra i prodotti realizzati, immagazzinati e trasportati dai robot.

Tye Brady, responsabile della robotica di Amazon, ha affermato che i robot non possono sostituire completamente gli esseri umani nei magazzini e che servono solo ad “amplificare il potenziale umano” e a migliorare la sicurezza sul posto di lavoro. “Le persone faranno sempre parte dell’equazione”, ha affermato, mentre le macchine si occuperanno dei compiti “umili, banali e ripetitivi”. Sarà, tuttavia mentre negli ultimi 3 anni altri tipi di robot nei magazzini Amazon sono passati da 200 a 750mila, i dipendenti sono diminuiti di oltre 100mila unità.

Brady ha spiegato che i nuovi robot sono in grado di muoversi in spazi complessi e di imparare a farlo in sicurezza accanto a persone e altri oggetti. L’ultima generazione di robot è in grado di “chiedere aiuto” per apprendere nuovi modi di fare le cose. “Finalmente ci siamo, ed è solo l’inizio“, osserva Brady. Appunto.

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