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Una 91enne investita da un’auto viene multata dai vigili perché non camminava sul marciapiede

È successo ad Alatri (Frosinone) nei giorni scorsi. L'anziana, che utilizza un bastone, ha spiegato che aveva difficoltà con i gradini di 20 centimetri
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Il danno e la beffa per una 91enne. Investita ma poi multata per non camminava sul marciapiede. La bizzarra storia viene riportata nelle pagina della cronaca di Roma dal Corriere della Sera. La signora Sandra di Alatri, in provincia di Frosinone, è stata travolta mentre camminava lungo la strada di zona Bitta. Niente di grave per l’anziana, che si aiutava con un bastone. Qualche contusione ma nessuna frattura. I vigili urbani sono intervenuti e dopo aver visionato i filmati delle telecamere per ricostruire l’incidente hanno deciso di multarla. Dovrà pagare 40 euro perché camminava lungo il marciapiede e non sopra come previsto dal codice della strada.

Come racconta il quotidiano la vittima dell’incidente e della multa ha tentato di spiegare il motivo della sua infrazione: “Sono costretta camminare lungo il ciglio della strada perché i marciapiedi sono troppo alti”. Oltre all’altezza, 20 centimetri, quei marciapiedi non avrebbero gli scivoli che permettono di scendere e salire a chi è in carrozzina o, come la 91enne multata, ha problemi di deambulazione.

Il 24 aprile scorso Tarcisio Tarquini, del movimento civico Alatri in Comune, ha protestato con un post su Facebook: “Lo trovo incredibile…. Non ci si chiede se la signora sia costretta a non usare il marciapiede perché il cordolo troppo alto rappresenta per lei un ostacolo non superabile; non ci si chiede se i passaggi pedonali delle nostre strade, quelli contrassegnati dalle strisce, siano costruiti come le norme prevedono (e dove non ci sono le norme dovrebbe valere la decenza amica del buon senso), e cioè con scivoli per le carrozzelle e livellamenti del piano stradale, non si va ad accertare …” in ballo c’è “un piano per la mappatura delle barriere architettoniche presenti negli spazi pubblici con lo scopo di programmarne la rimozione. Da qui il paradosso, appunto, tutto nostrano: la rimozione non si fa, ma in attesa si fanno le multe. A signore novantunenni che non hanno mai violato una regola e che, anzi (lo diciamo perché sappiamo di chi stiamo parlando), sono state di esempio e guida per tanti”

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