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Risuona l’inno israeliano, ma la Nazionale svizzera si volta: è polemica agli Europei di scherma Under 23

Il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar: "Una vergogna per voi e per il Paese che dovreste rappresentare"
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Un gesto che ha suscitato diverse polemiche quello compiuto dalla Nazionale Svizzera agli Europei di scherma under-23 che si sono disputati in Estonia. Sabato 26 aprile, la nazionale elvetica di spada, arrivata seconda sul podio, ha dato le spalle all’inno israeliano suonato per celebrare i vincitori.

“Congratulazioni alla squadra italiana per aver vinto il bronzo e vergogna alla squadra svizzera per il loro atteggiamento irrispettoso. Non sapete perdere e vi siete comportati in un modo che è una vergogna per voi e per il Paese che dovreste rappresentare”, ha tuonato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar che ha anche pubblicato un tweet su X che recitava: “Rispetto!“, oltre a riferire di aver contattato le autorità svizzere per far sì che vengano presi dei provvedimenti.

Alon Sarid, Fyodor Khaperski, Yonatan Masika e Itamar Tavor hanno sconfitto gli svizzeri 45 a 34 assicurandosi l’ambita medaglia d’oro. Un grande colpo per gli israeliani, non certo tra i favoriti per la vittoria finale. Una volta sul podio, pronti per essere premiati, come di consueto è risuonato l’inno nazionale dei vincitori. Israeliani e italiani si sono voltati per guardare le bandiere, mentre gli svizzeri — Yan Auri, Theo Broshar, Yonatan Fohriman e Sven Vines — non l’hanno fatto, rimanendo con lo sguardo fisso davanti a loro. In tutto questo, Alon Sarid ha svelato a Ynet che, nonostante le strette di mano prima dell’incontro, dopo “alcuni ci hanno evitato“, dichiarando di aver appreso di questo gesto di protesta degli svizzeri solo a premiazione conclusa e dopo aver visto le immagini. “È stato molto doloroso vedere questo atteggiamento, è un dispetto a noi, agli schermidori, e un dispetto al Paese che rappresentiamo”, ha sostenuto Sarid.

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