Palermo, sparatoria dopo una rissa: tre morti e due feriti a Monreale. Due sospettati interrogati in caserma

Una lite per futili motivi, poi una sparatoria e tre cadaveri sull’asfalto. Si torna a sparare nel Palermitano. Scene da Far west quelle andate in onda a Monreale nella notte di sabato: tre giovani tra i 23 e i 26 anni sono stati uccisi e altri due, tra cui un sedicenne, sono finiti in ospedale. La sparatoria è avvenuta davanti a una pizzeria, nella centrale e affollata piazza Duomo, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Due gruppi di giovani si sono affrontati: almeno due le pistole che avrebbero sparato. I carabinieri interrogano da ore due ragazzi: un 19enne originario del quartiere Zen e un ventenne del quartiere Borgo Nuovo, entrambi di Palermo. I due hanno nominato un legale: la loro posizione, al vaglio del inquirenti, potrebbe cambiare da un momento all’altro e potrebbero essere indagati. Alla base della rissa ci sarebbe stato un apprezzamento di un gruppo dei giovani di Monreale sul modo di guidare il motorino da parte dei ragazzi del capoluogo. Dalle parole si sarebbe passati ai pugni, poi dal gruppo dei palermitani sarebbero stati sparati almeno una ventina di colpi di pistola.
Le vittime – La sparatoria è costata la vita a Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26, morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Deceduto anche Andrea Miceli, anche lui 26enne. In ospedale sono arrivati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione. Uno dei feriti è minorenne: è ricoverato all’ospedale Ingrassia ma a breve sarà trasferito al Policlinico di Palermo: non sarebbe in gravi condizioni. Anche l’altro ferito, 33 anni, non è in pericolo di vita. Le vittime e i feriti, tutti di Monreale, sono incensurate. Tra loro, secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe anche un passante del tutto estraneo alla rissa.
La dinamica – Secondo le indagini, lo scontro sarebbe scoppiato dopo un precedente risalente al giorno prima. I giovani avrebbero avuto una prima violenta colluttazione nei pressi di una pizzeria e del pub 365 in via Benedetto D’Acquisto. Dopo la lite alcuni palermitani sono saliti a bordo degli scooter, hanno fatto un giro e poi sono tornati di nuovo nei pressi del locale frequentato dai giovani di Monreale. Qui sarebbe nuovamente scoppiata la rissa: qualcuno ha estratto una pistola e ha esploso almeno 20 colpi. Poi gli aggressori sarebbero fuggiti via da via Vescovado, la strada che porta al parcheggio. Molti sono stati rintracciati grazie alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza e alle testimonianza delle persone che sono state sentite in caserma.
L’inchiesta – Secondo una prima ricostruzione alcuni feriti non facevano parte dei gruppi che si sono affrontanti. Quando sono stati esplosi i colpi di pistola c’è stato il fuggi fuggi generale, e il panico tra gli avventori. La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha aperto una inchiesta. Sul luogo del triplice delitto il pm di turno e gli investigatori dell’Arma hanno sentito per tutta la notte le persone presenti. I sospetti dei militari si sono concentrati in particolare su alcuni ragazzi, arrivati con ogni probabilità da Palermo, per trascorrere la serata a Monreale. I giovani provengono dallo Zen e da Borgo Nuovo, due quartieri periferici del capoluogo siciliano.
L’intervento del 118 – I sanitari intervenuti attorno all’una e trenta sono stati strattonati dai parenti e dagli amici dei feriti. A terra c’erano tre giovani colpiti da arma da fuoco. Il primo equipaggio arrivato in via Benedetto D’Acquisto è stato accerchiato dai parenti delle vittime, che poi si sono riversati al pronto soccorso. Non appena hanno appreso della morte hanno danneggiato l’ambulanza. I sanitari sono riusciti a uscire dall’ospedale grazie a un cordone di uomini delle forze dell’ordine.
“Finimondo” – Un ragazzo di 18 anni, che nella notte ha assistito alla rissa, racconta: “In pochi istanti non si è capito più niente. Tavolini che volavano per aria, gente che gridava, ragazzine impaurite che piangevano a dirotto. E ancora bottiglie che venivano lanciate. È stato orribile…”. Il giovane dice che stava bevendo qualcosa con gli amici “quando è successo di tutto, Io non ero vicinissimo ma ho sentito le urla, le bottiglie che si rompevano, e poi ho sentito gli spari. Sembravano fuochi d’artificio. In pochi istanti sono scappati tutti. Sembrava il finimondo“. Alcuni testimoni hanno raccontato che una delle vittime, Andrea Miceli, è stata uccisa nel momento in cui stava raggiungendo a piedi il cugino Salvatore Turdo, anche lui assassinato. Il ragazzo, riferiscono le fonti, aveva poco prima messo al sicuro la fidanzata, chiudendola in auto e raccomandandole di non muoversi. Pochi minuti dopo è stato colpito dai proiettili.
Le reazioni – Molti i turisti in visita nella città normanna hanno chiesto cosa fosse avvenuto, trovandosi di fronte ai nastri bianchi e rossi che delimitano la zona dove la scorsa notte è avvenuta la sparatoria, con tre morti e due feriti. Sul selciato gli investigatori hanno segnato dei cerchi rossi. A Monreale da alcuni giorni fervono i preparativi per la festa del Santissimo Crocifisso, il patrono della cittadina con poco meno di 40 mila abitanti. I festeggiamenti sarebbero durati tre giorni, dall’1 al 3 maggio, ma l’amministrazione comunale li ha annullati. “Siamo dinanzi ad una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro. Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie. La città piange questi giovani” dice il sindaco Alberto Arcidiacono, che è andato in ospedale per esprimere la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti. In segno di lutto e di vicinanza ai familiari delle vittime, il comune proclamerà il lutto cittadino nei giorni in cui si svolgeranno le esequie. La giunta ha deciso di farsi carico delle spese dei funerali “desiderando così offrire un concreto segno di solidarietà e sostegno alle famiglie in questo momento di sofferenza”.






Interrogazione del M5s –La sparatoria provoca reazioni anche in ambito politico, con i 5 stelle che puntano i riflettori sulla circolazione di armi tra i giovani. “Siamo sconvolti e profondamente addolorati per quanto accaduto questa notte a Monreale. Una sparatoria in piena strada, con tre vittime e diversi feriti, avvenuta davanti a famiglie, bambini, persone comuni che avrebbero potuto essere coinvolte in una tragedia ancora più grande. È gravissimo che simili episodi possano accadere nelle nostre città, a maggior ragione in contesti di vita quotidiana dove ci si dovrebbe sentire sicuri – scrivono i i parlamentari, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali del M5s della provincia di Palermo – È ancora più inquietante constatare con quanta facilità persone senza scrupoli possano disporre di armi da fuoco, trasformando le nostre comunità in teatri di violenza insensata – aggiungono – La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità assoluta, a Palermo come in tutto il Paese. Non possiamo e non dobbiamo abituarci a simili eventi. Presenteremo una interrogazione al governo per comprendere esattamente i dettagli che riguardano la detenzione e l’acquisizione delle armi da fuoco utilizzate per commettere un crimine così efferato”.