Per sette giorni è andato avanti solo a frullati proteici. Niente cibi solidi e niente acqua. Per Killdozer, pseudonimo di Michael Alves, un influencer del fitness diventato famoso grazie alle sue sfide alimentari estreme, è stata “la settimana peggiore di tutta la mia vita”. Alves, originario di San Diego, è alto 1,96 m e si allena tutti i giorni. La sua ultima sfida è stata davvero dura. Nei commenti al video in cui descrive dettagliatamente cosa ha fatto, alcuni hanno sottolineato che, date le sue dimensioni corporee e il suo livello di attività, l’apporto giornaliero di calorie e vitamine dell’influencer è stato troppo basso, al punto da risultare pericoloso. “Non si può sostituire mai il cibo per prodotti interamente proteici”, commenta Ione Acosta, il trainer di vip come le attrici Laia Costa e Ida Lundgren o il regista canadese Paul Haggis. “Il consumo di sole proteine può avere un impatto negativo su tutti gli organi”, aggiunge. In ogni caso Alves ha raggiunto l’obiettivo, superando la sfida e perdendo qualche chilo. Appena tornato dal Giappone, dove aveva preso circa tre chili e mezzo, Alves si era infatti ripromesso di perdere peso. In effetti, nella settimana dei frullati proteici ne ha persi ben sette. “Missione compiuta, credo”, dice l’influencer. “Abbiamo perso un bel po’ di peso, ma il problema principale è che siamo quasi svenuti. Dal terzo al settimo giorno – aggiunge – abbiamo avuto mal di testa e mal di stomaco quasi ininterrottamente”.
Il contenuto calorico di ogni frullato proteico variava da 150 a 400. Beveva in media dai cinque ai sette frullati al giorno. Ma Alves sapeva perfettamente che non bastavano. Tanto che in un video girato mentre era al supermercato ha ammesso che “dal punto di vista calorico, non sono sufficienti neanche per un giorno”.
Per tutti e sette i giorni ha sofferto di stitichezza ed aveva la sensazione di avere dei pugnali allo stomaco, un’”agonia continua”. Per questo sconsiglia vivamente di vivere la stessa esperienza. “Se per qualche motivo dovessi mai pensare di cimentarti in una di queste sfide, ti prego di non farlo”, dice. Ogni giorno Alves riempiva il carrello della spesa di frullati proteici, sia delle marche che gli piacevano sia di quelle che non gli piacevano. Il primo giorno ha detto: “Mi chiedo davvero se inizierò a rinunciare ai cibi solidi… Penso che potrò resistere per sette giorni”. La dose giornaliera raccomandata (RDA) di proteine è di soli 0,8 grammi per chilogrammo di peso corporeo. Un uomo molto attivo, alto 1,95 m e che pesa 113,8 kg (il suo peso all’inizio della sfida), dovrebbe puntare ad assumere circa 4.500 calorie al giorno, inclusi 95 grammi di proteine. Alves beveva tra 150 e 280 g al giorno.
I primi due giorni si è cullato nella convinzione che sarebbe stato un esperimento indolore. Ma dopo più di una dozzina di frullati, già al terzo giorno, senza cambiare le sue abitudini in palestra, Alves ha iniziato ad avvertire un grave disturbo. La mattina del terzo giorno, ha detto: “Ho passato due ore in bagno. C’è qualcosa che non va nella zona dello stomaco, e non so cosa”. Ha iniziato ad accusare accusare forti crampi muscolari: il piede è rimasto bloccato in una posizione ad arco, incapace di rilassarsi. “Forse c’è stata una reazione chimica con i frullati proteici nel congelatore? Non lo so”, ha detto. “A dire il vero, la sensazione peggiore che ho provato finora in tutte le food challenge è stata quella di oggi”, ha aggiunto.
Il forte dolore allo stomaco e i crampi sono poi continuati per tutta la settimana. Il giorno dopo, alle 2:30 del mattino, Alves ha confessato anche di avere un forte mal di testa. A un certo punto ha creduto di dover andare in ospedale. “A parte quella volta al college in cui mi sono rotto la schiena, questa è probabilmente una delle esperienze più dolorose che abbia mai avuto”, ha ammesso. Per sette giorni, a parte il fatto di aver dovuto bere un po’ d’acqua in palestra quando pensava di svenire – “Non ne vado fiero, ma dovevo farlo“, ha detto – Alves non ha bevuto mai. Non mangiando cibi integrali con fibre e vitamine e, assumendo una quantità eccessiva di proteine, ha sofferto di stitichezza, di sovraccarico renale, irritazione intestinale e squilibrio elettrolitico.
I frullati proteici sono integratori, non intesi come sostituti di tutti gli alimenti. Molti di essi contengono elevate quantità di dolcificanti come sucralosio e aspartame, che possono scatenare sintomi simili alla sindrome dell’intestino irritabile, così come alcoli di zucchero come il sorbitolo, che possono causare diarrea. Sono quindi carenti dei nutrienti essenziali presenti nella frutta e nella verdura e nei grassi sani, il che può provocare stanchezza e mal di testa. “Anche se questi prodotti presentano con chiarezza i loro ingredienti, abbiamo bisogno anche di materia prima e di grassi presenti negli alimenti”, sottolinea Acosta. Nonostante Alves abbia perso ben 8 chili, portando il suo peso a 113 chili, ha osservato in un confronto fotografico prima e dopo che alla fine della sfida sembrava “molto più debole”. Una dieta drastica di questo tipo provocherebbe una rapida perdita di acqua e farebbe sì che l’organismo scomponga le proteine muscolari per ricavarne energia, rendendola un metodo inefficace per perdere peso e mantenerlo.