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“Turista del brivido” viola i divieti e si tuffa in acqua per nuotare con gli squali: disperso, ricerche in corso

Ricerche in corso al largo della costa israeliana, vicino a una centrale elettrica dove si radunano squali bruni e grigi (specie a rischio). Gli esperti: "Comportamento irresponsabile".

di F. Q.
“Turista del brivido” viola i divieti e si tuffa in acqua per nuotare con gli squali: disperso, ricerche in corso

È diventato un appuntamento fisso, un’attrazione irresistibile quanto pericolosa. Ogni anno, tra ottobre e maggio, le acque antistanti la centrale elettrica di Hadera, sulla costa mediterranea israeliana, si popolano di decine di esemplari di squalo bruno e squalo grigio, specie a rischio attirate dalle temperature più miti. Un raduno spettacolare che, purtroppo, attira anche frotte di curiosi e, soprattutto, di persone che sfidano i divieti e si avventurano in acqua per un incontro ravvicinato con i predatori. Puntualmente, infatti, scatta la corsa al selfie con gli squali, con orde di curiosi e appassionati disposti a tutto per lo scatto “perfetto”. Le immagini, alcune delle quali diffuse dall’agenzia France Presse, mostrano bagnanti immersi fino alle cosce a pochi metri dagli squali, intenti a filmarli, a cercare di toccarli, persino a tirare loro le pinne. C’è chi, per attirare gli animali e ottenere lo scatto perfetto, arriva a gettare loro del cibo, un comportamento etologicamente sbagliato e potenzialmente molto pericoloso. In un filmato si sente persino una voce minimizzare il rischio: “Cosa? Hai paura degli squali?“.

Un comportamento definito “irresponsabile” dalle autorità e dagli esperti, e che ha avuto conseguenze. La polizia israeliana sta setacciando le acque alla ricerca di un nuotatore disperso da ieri, martedì 22 aprile: secondo quanto riportato dai media israeliani, l’uomo disperso (la cui identità non è stata resa nota) sarebbe proprio uno di questi “turisti del brivido“, entrato in acqua specificamente per “nuotare con gli squali“. Una pratica vietata dalle autorità locali, ma incredibilmente diffusa, come testimoniano numerose immagini e video diffusi online negli ultimi anni e anche in questi giorni di vacanza in Israele.

Un pericolo che, invece, le autorità non sottovalutano affatto: “Come tutti gli animali selvatici, gli squali sono imprevedibili. E bisogna comportarsi di conseguenza”, ha ribadito Yigael Ben-Ari, capo dell’unità dei ranger marini dell’Autorità israeliana per i parchi e la natura. Ben-Ari ha precisato che nuotare nella zona è severamente vietato, ma che i bagnanti continuano a ignorare le regole, mettendo a rischio la propria incolumità e disturbando animali già vulnerabili. Preoccupazione espressa anche dai gruppi animalisti. Al momento, le ricerche del nuotatore disperso, condotte con motovedette e moto d’acqua della guardia costiera, non hanno dato esito. Gli attacchi di squalo documentati in Israele sono storicamente molto rari: se questo caso fosse confermato, sarebbe solo il terzo mai registrato.

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