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Lo sport italiano si ferma per la morte del Papa: rinviate tutte le partite, dalla A in giù

Nella massima serie saltano e vengono rinviate a data da destinarsi Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio e Parma-Juventus. Si fermano anche le leghe minori
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Lo sport italiano si ferma per la morte di Papa Francesco. Le quattro partite di Serie A di calcio in programma nel giorno di Pasquetta e tutte le altre in calendario in ogni competizione di ogni sport non si disputeranno, come deciso dal Coni e dalla Figc in accordo con tutte le leghe coinvolte. Nella massima serie saltano e vengono rinviate a data da destinarsi Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio e Parma-Juventus.

“Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli”, disse Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 in Argentina, nel corso di un’udienza privata con la Nazionale nel 2019, raccontando la sua passione per il calcio. Una ‘pelota de trapo’ che ha ispirato anche diverse iniziative che hanno legato il calcio, la Federazione e la Chiesa.

L’ultima delle quali, in ordine di tempo, il progetto ‘Giubileo-Pelota de Trapo’, con le celebrazioni del Giubileo dello Sport che sarebbero culminate il 14 e il 15 giugno prossimi con una speciale funzione in Piazza San Pietro presieduta dal pontefice.

“Grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato – ha detto il presidente federale Gabriele Gravina – La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio”.

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