Era il 2018 quando Richard Burton e Amanda Hutton decidevano di lasciare la loro “vecchia” vita in città nel Surrey per trasferirsi nel Pembrokeshire, in Galles, inseguendo il sogno di una pensione in campagna, a contatto con la natura. Per un anno, quel sogno sembrò realizzarsi: giorni passati a riqualificare il terreno e a ristrutturare la proprietà. Ma , poco dopo, nel 2019, l’idillio si è trasformato in un incubo a causa dei nuovi vicini: Cassie e Francis Collins. Sono stati gli stessi coniugi a raccontare al Daily Mail l’odissea vissuta, ricostruendo le tappe dell’accaduto. “Appena arrivammo, ci portarono fuori a cena ed erano molto amichevoli“, ricorda Burton. Così, qualche tempo dopo, lui e la moglie decisero di acquistare dai Collins cinque acri di terreno adiacente per 25.000 sterline. Ma una volta incassato il denaro, Francis Collins, ex paracadutista, si rifiutò di concedere l’accesso al terreno. Ne scaturì una causa legale per forzare il completamento della vendita, che innescò una terrificante campagna di terrore da parte di Collins contro i suoi vicini.
“Quella tenuta era tutto ciò che potevamo permetterci in quel momento – eravamo senza debiti, senza mutuo, vivevamo il sogno. Poi è iniziato l’incubo: ci siamo sentiti manipolati. In un certo senso, era tutto orchestrato”, racconta Richard Burton. Quello che seguì fu infatti un anno di minacce, intimidazioni e violenza da parte di quei vicini “terroristi”. Francis Collins inviò alla coppia oltre 50 email minatorie, piene di insulti e minacce esplicite: “Perderai tutto ciò che ami e ti farò guardare”, recitava una. Un’altra: “Stai per passare la settimana peggiore della tua vita, lol, sono così eccitato. Affronterai il fallimento, e peggio. E non sai nemmeno ancora perché, lmao. Hai perso”. Non solo: minacciò di dare fuoco alla casa, di uccidere Richard e cercò persino di incitare Amanda a uccidere il compagno.
Ma le minacce non erano solo verbali. Collins iniziò una vera e propria guerra psicologica: “Urlava contro di noi alla recinzione ogni giorno, puntava torce nella nostra camera da letto durante la notte“, spiegano Richard e Amanda. “Passeggiava con balestre, indossava passamontagna, si fermava alla recinzione fissando Amanda – non potevi uscire dalla doccia senza preoccuparti che ci stesse filmando”. La paura era costante: “Amanda viveva nella paura ogni giorno di ricevere una telefonata che dicesse che era successo qualcosa a una delle nostre figlie”, continua Burton. Fino all’escalation fisica: nel marzo 2020, Collins lanciò una bomba molotov contro la loro casa (crimine per cui fu poi incarcerato) e sparò contro le loro finestre.
“Ci ha rovinato la vita. Abbiamo pensato di andarcene, ma ha reso la nostra proprietà invendibile, era una zona di guerra. Eravamo intrappolati“, sottolinea la coppia. “Non avremmo potuto venderla senza rivelare tutto agli agenti immobiliari – ha reso la nostra casa senza valore”. La polizia, allertata più volte, fornì loro alcuni strumenti di protezione (serrature, fermaporta) e aumentò i pattugliamenti, anche con elicotteri. Ma Collins, presentando continue denunce formali contro specifici agenti, riuscì a limitarne l’intervento. Disperati e sentendosi senza via d’uscita, i Burton-Hutton arrivarono a una decisione drastica: comprare il terreno dei Collins per allontanarli. “L’unico modo in cui pensavamo di poter stare al sicuro era comprare la sua terra“, ammette Burton. Dopo una mediazione durata 12 ore, fu raggiunto un accordo che dava loro sei mesi per acquistare la proprietà: Richard e Amanda furono costretti a contrarre un prestito ponte d’emergenza da 9.000 sterline, a pagare 29.000 sterline di spese legali e ad accendere un mutuo da 220.000 sterline.
Nel frattempo, Francis Collins, su cui pendeva un ordine restrittivo, mostrava segni crescenti di disagio mentale. Veterano delle forze armate, gli era stato diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e aveva una lunga storia di depressione e ansia, aggravata dal suicidio del padre quando lui aveva 10 anni. Nel maggio 2021, terapeuti dell’NHS gli diagnosticarono una grave depressione psicotica con pensieri suicidi quotidiani, segnalandolo urgentemente ai servizi di salute mentale. Non solo, anche la moglie Cassie soffriva da anni di dolore cronico.
L’11 settembre 2021, la tragedia. Francis e Cassie Collins furono trovati morti nella loro casa, dopo essersi tolti la vita in un patto suicida. L’inchiesta rivelò che la coppia aveva pianificato tutto: un testamento congiunto, lettere ed email inviate ad amici e parenti, e persino l’eutanasia di due dei loro cani. La sorella di Cassie ricevette una lettera in cui lei si scusava, dicendo di non poter più sopportare il dolore. Cassie fu trovata senza vita a letto, abbracciata ai tre cani rimasti (un chihuahua e due pinscher nani), anch’essi deceduti. Francis, invece, fu trovato nel corridoio. Fu la polizia a informare Richard Burton: “Rimasi incredulo. Ho dovuto richiamare per verificare che non fosse uno scherzo telefonico e hanno confermato”, racconta. “Ho provato sollievo e tristezza – siamo entrambi crollati a terra piangendo”. Oggi, Richard Burton e Amanda Hutton sono rimasti nel Pembrokeshire, cercando di ricostruire le loro vite e portando avanti il loro progetto di riqualificazione ambientale dell’area acquistata.