Non è poi così innovativo il trattamento anti-age a cui Belén Rodriguez si starebbe sottoponendo in una clinica milanese. Il contenuto delle sacche iniettate endovena dalla celebre conduttrice sembrerebbe essere ben noto da tempo. “È acqua fisiologica a cui vengono associate delle vitamine, che farebbero da booster dell’energia e che vengono utilizzate da tempo da alcuni atleti”, spiega il chirurgo plastico Franz Baruffaldi Preis, consigliere della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPRE) e direttore della Struttura Complessa Centro Ustioni e Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Ospedale Niguarda di Milano.
Belén Rodriguez si sarebbe affidata alle mani di Michele Bonaccorso, esperto in ossigeno-ozonoterapia e ormoni bioidentici, e uno degli ingredienti della flebo ricevuti dalla conduttrice sarebbe la nicotinammide adenina dinucleotide (Nad), la quale svolge un ruolo fondamentale in diversi processi biologici, tra cui la produzione di energia e la riparazione del Dna.
“Alcuni benefici del Nad – riferisce la stessa Rodriguez in un post pubblicato su Instagram – includono: miglioramento dell’energia cellulare, supporto alla riparazione del Dna, promozione della rigenerazione cellulare, rallentamento dei segni dell’invecchiamento, miglioramento della lucidità mentale, della concentrazione e della memoria, miglioramento della sindrome da affaticamento cronico, miglioramento del funzionamento del sistema immunitario, protezione del fegato dagli effetti dell’alcol”.
La quantità di NAD tende a decrescere con l’età poiché aumenta l’attività degli enzimi che lo consumano. “Tale declino – si legge sul sito di Bonaccorso – può innescare disfunzioni metaboliche e un accelerato processo di invecchiamento dovuto alla minore quantità di energia a disposizione e all’aumento dei radicali liberi. Un’integrazione di NAD+, in questo senso, ha dimostrato grande efficacia nel rallentare o invertire gli squilibri legati alla carenza della molecola”.
Le iniezioni endovenose a base di NAD+ rientrano in un percorso terapeutico composto da un numero di sedute stabilite dal medico , di durata variabile in base alle indicazioni di trattamento. “In linea generale, il costo singolo per seduta di una terapia iniettiva di NAD+ si aggira intorno ai 300 euro”, si legge sul sito di Bonaccorso.
“È un tipo di trattamento a cui si sottopongono molto spesso gli sportivi, come ad esempio i ciclisti, per migliorare la vitalità dei tessuti .- specifica Baruffaldi Preis – C’è anche chi esegue questa terapia arricchendo la sacca di ozono e a volte addirittura facendo un prelievo di sangue, poi mischiato con l’ozono e infuso al paziente arricchito da questa NAD”.
Ma occhio a non lasciarsi ingannare. “Dobbiamo stare attenti a queste autotrasfusioni che devono essere fatte da un centro che abbia le autorizzazioni per farlo – puntualizza Baruffaldi Preis -. E soprattutto dobbiamo stare attenti ed essere consapevoli che in queste sacche vengono utilizzati anticoagulanti che, in caso di intervento chirurgico, possono portare a una coagulazione non perfetta”.
Valentina Arcovio