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Produzione Stellantis indietro di 69 anni: nei primi 3 mesi del 2025 solo 109mila veicoli, come nel 1956

Il report trimestrale della Fim Cisl fornisce la fotografia del totale stallo degli stabilimenti italiani del gruppo: le auto prodotte tra gennaio e marzo sono state 60.533 (-42,5%), i veicoli commerciali 49.367 (-24,2%)
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Nei primi tre mesi del 2025 la produzione di Stellantis è in forte peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2024 che era già stato “un anno nero”. Tra auto e furgoni commerciali sono state prodotte 109.900 unità, con un calo del 35,5%. Per trovare un dato così basso bisogna risalire al 1956. “Tutti gli stabilimenti di auto e veicoli commerciali sono in rosso e i dazi aggraveranno ulteriormente la situazione”, ha spiegato Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl.

Proprio il report trimestrale del sindacato fornisce la fotografia del totale stallo degli stabilimenti italiani del gruppo: le auto prodotte tra gennaio e marzo sono state 60.533 (-42,5%), i veicoli commerciali 49.367 (-24,2%). L’impianto di Melfi è quello che ha fatto registrare il rallentamento peggiore, con una flessione del 64,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, se si esclude il dato drammatico di Modena, dove si sono sfornate appena 30 Maserati con un tracollo del 71%.

Durante la sua audizione alla Camera dello scorso 19 marzo, il presidente John Elkann aveva parlato di un 2025 come “un altro anno difficile”. Elkann aveva spiegato che “il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi”.

Il dato sul trimestre, diffuso una decina di giorni dopo dal ministero dei Trasporti, mostra un mercato italiano in contrazione dell’1,6%. Peggio fanno alcuni marchi Stellantis con Fiat che segna un -6,3% rispetto al primo trimestre 2024, Lancia a -77%, Citroen -9,4%. In crescita viceversa Peugeot (+5%) ed Alfa Romeo (+30%). Da tempo i sindacati denunciano un graduale disimpegno di Stellantis dai siti produttivi italiani, a cominciare dallo storico stabilimento torinese di Mirafiori e a Pomigliano d’Arco, dove sono attive politiche di incentivazione all’uscita.

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