Non c’è solo Elio di Elio e le Storie Tese ad essere molto critico nei confronti dell’uso smodato dell’autotune. Il cantante infatti dapprima ha dichiarato “la mia umiliazione massima è stata ascoltare la canzone vincitrice di Sanremo cantata con l’autotune. Ma di cosa stiamo parlando?” e poi ha rincarato la dose “L’autotune è come il doping nello sport, impedisce di gareggiare tutti nelle stesse condizioni. Lo trovo davvero un’umiliazione“.
Ad allinearsi, con qualche distinguo, al dibattito musicale c’è anche Francesco Gabbani che a Fanpage ha detto: “Lo accetto come caratteristica artistica, perché quando è dichiarato è dichiarato e in questo senso va benissimo perché diventa connotato artistico, stilistico e strumento di comunicazione. Però mi fa un po’ incazzare quando viene usato come strumento di correzione e basta, perché un conto è usarlo dichiaratamente come modo stilistico, un altro è usarlo come correttore. Se uno pensa: ‘Se non ho l’autotune che mi corregge non canto’ vuol dire che non ha la consapevolezza artistica di quello che stai facendo”.
Poi ha specificato: “Il mio punto di vista parte dal fatto che lo considero un’espressione del tempo che viviamo perché è a tutti gli effetti un ausilio artificiale che viene usato nell’espressione artistica e quindi musicale. Però resta uno strumento, un software, qualcosa che nell’espressione del nostro tempo ci sta, perché viviamo in una realtà che è molto tecnologizzata e in cui l’espressione artistica passa da tutto ciò che può essere un supporto tecnologico, quindi come tale lo accetto”.
Intanto dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2025 e l’uscita del suo nuovo album “Dalla tua parte”, pubblicato il 21 febbraio, Francesco Gabbani torna in tour. Il viaggio live riparte il 15 marzo dal Mandela Forum di Firenze, dove l’artista inaugura una serie di concerti nei palazzetti italiani. Il tour ha preso il via a fine 2024 con un concerto sold out all’Unipol Forum di Milano.
