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Neri per Caso a Sanremo 2025 con Massimo Ranieri. “Si deve litigare quando ce n’è bisogno, mai passare notti insonni a lume di rancore”: così la band sul loro segreto per restare insieme

"Se la natura ci ha forniti di rabbia, tristezza, sofferenza, odio vuol dire che a qualcosa serviranno, non è che si può passare la vita a fingere di ridere. Basta saper discutere...", aveva spiegato il gruppo al Corriere a proposito del loro segreto per rimanere insieme

di F. Q.
Neri per Caso a Sanremo 2025 con Massimo Ranieri. “Si deve litigare quando ce n’è bisogno, mai passare notti insonni a lume di rancore”: così la band sul loro segreto per restare insieme

La Gialappa’s, si sa, quello che tocca diventa o ridiventa oro. E così anche i Neri per Caso godono del nuovo hype televisivo grazie alla partecipazione al GialappaShow ma, va detto, che il gruppo vocale il suo seguito live lo ha da sempre. Quest’anno li vedremo sul palco dell’Ariston accanto a Massimo Ranieri durante la serata delle cover per cantare Quando, di Pino Daniele. E il gruppo si è raccontato a Il Mattino, a parlare è Massimo de Divitiis: “Tornare a Sanremo è sempre una grande emozione e Massimo è un artista incredibile, per l’appunto un mostro sacro. Ci ha contattato ed ha chiesto la nostra disponibilità visto che gli piaceva l’idea di creare un momento musicale particolare. Non avevamo avuto altri contatti lavorativi, se non indirettamente, in occasione della colonna sonora del Gobbo di Notre Dame della Disney in cui lui doppiava Quasimodo e noi cantavamo la canzone del film. L’idea di omaggiare Pino non può che renderci felici: siamo cresciuti con la sua musica, al punto che, in quasi in tutti dischi, abbiamo sempre reinterpretato un suo brano e Quando è tra questi. Lo amiamo molto”. E sul loro Sanremo del 1995 con il brano poi diventato una hit, Le Ragazze, il commento: (…) “In questo momento siamo felici di omaggiare Il Nero a metà in questa serata che si preannuncia magica. Per il resto, sarà il tempo a dirci cosa accadrà”.

E in un’intervista al Corriere di qualche tempo fa, il gruppo aveva voluto precisare quanto detto in attacco del pezzo, cioè un pubblico live sempre presente. Alla domanda su cosa li infastidisce di più, infatti, Mimì Caravano aveva risposto netto: “La domanda Ma che fine avete fatto?’ La risposta è: usate youtube e spotify, amici“. E poi: “Prima bastava dire ‘Lo ha detto la televisione’. Ora dico:fatevi un giro su youtube e vedrete che la nostra storia live non si è mai fermata. Compresi live in tv con milioni di telespettatori in giro per il mondo. La percezione del “successo” è soggettiva… Solo la pandemia ha fermato il nostro lavoro”.

Poi, sul segreto per rimanere insieme tanti anni, Mario Crescenzo: “Litigare. Nessun altro particolare segreto se non questo; si deve litigare ogni volta che ce n’è bisogno, anche il litigio serve. È inutile abbozzare e fingere di volersi bene per quieto vivere. Se la natura ci ha forniti di rabbia, tristezza, sofferenza, odio vuol dire che a qualcosa serviranno, non è che si può passare la vita a fingere di ridere. Basta saper discutere, non legarsi le cose al dito una volta avuto un litigio, imparare ad avere sempre presente l’obiettivo comune e non far prevalere la sfera personale sul bene di gruppo. In generale, nella vita, scordatevi i “sassolini nelle scarpe” da togliere e tutto funzionerà con grande armonia, pure se qualche volta dovrete alzare la voce e discutere. Meglio farlo subito che passare ‘notti insonni vegliate al lume del rancore‘”.

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