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“Sono stato rapito per ore e rapinato da uomini armati. Una esperienza pre-morte che mi ha cambiato la vita per sempre”: la confessione di Benedict Cumberbatch

L'attore è tornato a ricordare i fatti tragici avvenuti nel 2004

di F. Q.
“Sono stato rapito per ore e rapinato da uomini armati. Una esperienza pre-morte che mi ha cambiato la vita per sempre”: la confessione di Benedict Cumberbatch

Forse non tutti lo sanno ma l’attore Benedict Cumberbatch, due candidature agli Oscar come Miglior Attore all’attivo, nel 2004 ha vissuto una esperienza terribile. Lo ha ricordato lo stesso artista in una intervista a Variety. Cumberbatch stava girando per la serie tv della BBC “To The Ends Of The Earth” in Sudafrica. Dopo aver forato una gomma durante un’escursione, lui e i suoi amici sono stati costretti a spostarsi sul ciglio della strada. Mentre erano fermi, il gruppo è stato rapinato e rapito da sei uomini armati e costretto a salire sul retro di un’auto.

“Sentivo addosso una pistola, ma non mi sono girato per vederla – ha detto -. Poi ci hanno liberato, dopo averci derubati. Sebbene non ci siano stati feriti, questa esperienza mi ha cambiato per sempre. Mi ha dato un senso del tempo, ma non necessariamente positivo. Mi ha reso impaziente di vivere una vita meno ordinaria e sto ancora affrontando quell’impazienza. La roba della pre-morte ha dato una spinta a tutto questo. Mi ha fatto dire, ‘Oh, giusto, sì, potrei morire da un momento all’altro’“, ha spiegato. E non è un caso che Cumberbatch fosse un appassionato di sport estremi come il paracadutismo: “Ho bisogno di adrenalina”.

Poi i tre figli, il matrimonio con Sophie Hunter: “In quel momento sono tornato sobrio e ho messo il freno. Ho già guardato oltre il limite”.

L’attore è richiestissimo a Hollywood e non solo. Infatti ha in cantiere, in uscita tra quest’anno e il prossimo, tre produzioni: “The Thing with Feathers”, “The Roses” e il nuovo capitolo “Avengers: Doomsday”. Recentemente è stato il protagonista della serie tv Netflix “Eric“, dove interpreta Vincent, un padre affranto dal dolore per la scomparsa del figlio. L’uomo trova conforto nell’amicizia con Eric, il mostro che vive sotto il letto di Edgar.

“È la perfetta, devastante spinta finale verso la follia – ha detto Benedict Cumberbatch a GQ – Parla di come i genitori falliscono nei confronti dei loro figli, di come le società falliscono nei confronti dei bambini che sono in noi, ma anche nei confronti dei bambini di quel tempo… L’intero dramma è una favola sulle istituzioni che falliscono”.

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