Cinema

Oscar 2025, Isabella Rossellini: “Vorrei che i miei genitori fossero vivi, impossibile non pensare a Lynch”

L'attrice e in passato modella ricorda: ""Quando ero giovane venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini"

di F. Q.
Oscar 2025, Isabella Rossellini: “Vorrei che i miei genitori fossero vivi, impossibile non pensare a Lynch”

“Quando ero giovane venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Crescendo, questo non accade più così spesso; e, soprattutto oggi, mi manca. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per celebrare con me questo grande onore”. Sono le parole di Isabella Rossellini dopo la nomination agli Oscar nella categoria miglior attrice non protagonista per l’interpretazione del film Conclave. “È il mio passato, tutto ciò che ho in me, che ho portato nella mia interpretazione di Suor Agnes nel film Conclave, lavorando sotto la chiara e tagliente direzione di Edward Berger, il suo incredibile cast e la sua troupe, in particolare l’incomparabile Ralph Fiennes – prosegue Rossellini – Grazie all’Academy. Sono molto onorata”. L’attrice e in passato modella ricorda anche un’altra parte importantissima della sua vita: “Oggi, con questa gioia, la mia mente non può fare a meno di soffermarsi nell’aldilà a David Lynch. La nostra collaborazione è stata fondamentale per la mia comprensione dell’arte della recitazione”.

“Abbiamo festeggiato la candidatura agli Oscar di zia Isabella in una chat di famiglia, che si chiama ‘The Rossellinis'” ha detto il regista Alessandro Rossellini – Ci ha scritto I’m speecheless, che vuol dire ‘sono senza parole’, e di essere molto emozionata”. Gioia condivisa anche dallo stesso regista: “Mi sono scese le lacrime, forse sto diventando vecchio”. La cerimonia di premiazione è attesa per il 2 marzo: “Non so se saremo tutti insieme, ma faremo il tifo per lei da qualsiasi parte del mondo saremo in quel giorno”. Tra le emozioni per l’annuncio della candidatura si fanno strada i ricordi: “Zia Isabella è stata un padre per me. Si è occupata di me, mi ha aiutato ad inserirmi nel mondo del lavoro ed ha provato, senza riuscirci, a cercare di farmi essere più parsimonioso con i soldi…sono cose solitamente meno materne, più paterne”, dice il regista, che aggiunge: “È stata una zia, e lo è tuttora, estremamente presente, anche nei momenti più difficili della mia esistenza. Se io oggi sono vivo e sobrio e assolutamente grazie a lei”. Isabella Rossellini “non ha avuto una carriera facile – dice il nipote – perché è sempre stata comparata ai suoi genitori (il grande regista Roberto e Ingrid Bergman). È stata tosta per lei, ma non ha mai mollato: pochi complimenti e tante critiche, anche se poi ha lavorato tantissimo facendo, fra i tanti, decine di grossi film hollywoodiani lavorando con grandissimi attori e registi”.

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