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Trasporti nel caos, ma il ministro Salvini non ha tempo per rispondere in Parlamento: al suo posto manderà il collega Ciriani

Parla di immigrazione, furti, Pnrr, cantieri nel centro di Roma. Ma non dei ritardi dei treni che hanno lasciato milioni di italiani a piedi: doveva rispondere al question time ma ha detto che ha impegni precedenti. In agenda non ce n'è traccia
Trasporti nel caos, ma il ministro Salvini non ha tempo per rispondere in Parlamento: al suo posto manderà il collega Ciriani
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Twitta su immigrazione, violenze contro i carabinieri e furti in casa. Parla di Pnrr e dei lavori di Piazza dei Cinquecento, a Roma. Ma dei ritardi dei treni che in questi giorni stanno colpendo tutta Italia creando disagi a milioni di passeggeri proprio no. Non vuole farlo, Matteo Salvini. Non solo sui social: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti leghista mercoledì non andrà a rispondere nemmeno in Parlamento. Italia Viva e Azione hanno presentato due interrogazioni speculari sul guasto sul nodo di Milano che ha provocato ritardi, treni cancellati e corse rimandate in tutta Italia, ma Salvini ha deciso che non andrà a rispondere in aula. Al suo posto manderà il ministro dei Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, delegato a dare spiegazioni in caso di impedimento dei suoi colleghi. Questo nonostante il question time fosse rivolto proprio al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La motivazione dell’ennesima assenza del leghista non è ancora stata comunicata ufficialmente ma Salvini avrebbe detto di non voler rispondere al question time del mercoledì pomeriggio alla Camera per un impegno comunicato in precedenza. Nell’agenda del segretario del Carroccio però non sono previsti impegni ufficiali, al momento.

Da sabato scorso Salvini non ha detto una parola sull’incidente del pantografo che ha tranciato i cavi alla stazione di Milano e che ha prodotto ritardi in tutta Italia. Non lo ha fatto sui social e ha deciso di non rispondere nemmeno domani in aula. Un imbarazzo che sta aumentando anche all’interno della maggioranza: né Forza Italia né Fratelli d’Italia hanno difeso il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Non è escluso che a fine mese, dopo l’audizione di Stefano Donnarumma (amministratore delegato di Ferrovie dello Stato), la commissione Trasporti della Camera possa audire anche Salvini. Chissà se in quel caso si presenterà.

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