“Quello che muore è il corpo e noi non siamo solo questo corpo. Siamo ben di più di questo corpo. A livello spirituale e di coscienza fondamentale la morte non esiste. Quando moriamo il nostro corpo smette di funzionare ma la nostra coscienza continua a vivere, a proseguire una forma di esistenza”: lo ha raccontato a FQMagazine il giornalista francese, ex reporter di guerra, Stéphane Allix, autore de La Morte non Esiste. Il libro ebbe origine quando Allix era 32enne (oggi ha 56 anni) e suo fratello morì improvvisamente. Il giornalista cominciò a chiedersi cosa succede quando moriamo. Cosa accade alla nostra coscienza e se sopravvive alla morte cerebrale. Dopo quindici anni di ricerche nel campo scientifico e antropologico ecco un libro in forma di confessione verso la propria figlia.
Ma i racconti di esperienze pre morte o legate a cosa accade nell’attimo dopo la perdita della vita sono tanti. Arriva da Reddit e lo riprendono i siti di tutto il mondo, quello di un uomo “morto per tre minuti”. Il post lo scrive un amico del protagonista della storia. Un’overdose da droga e poi un ictus: “Il mio amico ricorda l’ictus e di essere stato trasportato su una barella verso l’ambulanza. Poi ha avuto la sensazione di fluttuare sotto acqua gelida ed era buio, ma non stava pensando o provando nulla a livello emotivo, esisteva e basta, sapeva solo che era molto, molto freddo e che non riusciva a vedere nulla. Poi si è svegliato, e i paramedici erano piuttosto scioccati perché il suo cuore era stato fermo abbastanza a lungo da pensare che per lui fosse finita”.
L’autore del post racconta che nei giorni successivi in ospedale, il suo amico ha detto di essere “convinto di avere vissuto l’inferno ma senza la consapevolezza della sofferenza. Sembrava una sorta di anteprima attenuata che lui ha inteso come un avvertimento per cambiare vita”. Molti i commenti a questo post: “Mi ha ricordato un sogno di mia madre. Me ne parlò quando ero bambino. Mi disse che si era svegliata circondata da una stanza in fiamme e persone che urlavano. Poi sbatté le palpebre ed era tutto sparito. Era convinta che fosse un segno che sarebbe andata all’inferno”, “In realtà è così che dovrebbe essere l’inferno. Sei solo nel buio, consapevole di essere solo nel buio, per l’eternità. Niente fuoco, niente demoni che ti torturano. Solo oscurità eterna e la consapevolezza di essere solo”. E ancora: “Lavorando in ospedale e prendendomi cura di persone che sono state legalmente morte e sono tornate in vita da sole o grazie al massaggio cardiaco, ho sentito dire da queste persone che avevano la sensazione di cadere. Si svegliano anche molto confusi, senza ricordare. Per me quello che vivono sia simile a un sogno in cui cadi e ti svegli di soprassalto”.
Immagine realizzata con l’Intelligenza Artificiale