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Pranzo di Natale, gli inglesi pronti a chiedere un bonifico a parenti e amici per coprire le spese: “Pagare per per tutti è frustrante, scoppiano risentimento e litigi”

Insomma, per i sudditi di Sua Maestà non sarebbe giusto che a pagare tutto debba essere solo chi organizza e prepara a casa sua

di Antonella Zangaro
Pranzo di Natale, gli inglesi pronti a chiedere un bonifico a parenti e amici per coprire le spese: “Pagare per per tutti è frustrante, scoppiano risentimento e litigi”

Quanto costa il pranzo di Natale ma soprattutto, chi paga? Se lo chiedono con sempre maggiore insistenza gli inglesi che, secondo un sondaggio realizzato a ridosso delle Feste, sono sempre più convinti del fatto che, anche se si mangia a casa di parenti o amici, il conto va diviso equamente. Insomma non sarebbe giusto che a pagare tutto debba essere solo chi organizza e prepara a casa sua.

In Gran Bretagna l’inflazione ed il crescente costo della vita non stanno risparmiando nessuno, secondo le ultime stime, mettere insieme una cena per la Vigilia di Natale, rispettando la tradizione e mettendo in tavola almeno otto persone, quest’anno costerà circa 90 euro; il 6,5% in più del 2023. La conseguenza più ovvia è che molte persone stiano valutando di ridurre drasticamente il numero degli ospiti e magari l’abbondanza del menu. A confermarlo ci sarebbe anche il sondaggio commissionato da Money Supermarket, un sito che effettua comparazioni tra i prezzi dei vari prodotti, e secondo il quale, il 25% delle persone intervistate non inviterà nessuno a cena né a pranzo per evitare spese insostenibili.

Il menu tipico della tradizione anglosassone prevede infatti un ricco (e grande) tacchino ripieno servito al centro tavola con verdure, funghi, lo Yorkshire Pudding, purea di patate, gelatine e salse in abbondanza, quindi vino in quantità e dolci come il classico Christmas Pudding fatto di frutta secca e disidratata ammorbidita dal Brandy ed i Mince Pies. Quindi, il tema di chi debba pagare tutto oggi dividerebbe quasi quanto divise quello sulla Brexit nel 2016. Le donne sarebbero quelle più rigide nel pretendere un contributo economico dagli ospiti mentre gli uomini risulterebbero più flessibili e disposti ad accollarsi i costi in toto.

Un paese diviso a metà, insomma, dove, di 2000 persone sentite dai sondaggisti, il 46% sarebbe per chiedere un “bonifico” post pranzo mentre il 54% risulterebbe ancora disposto a pagare per tutti. La questione è che coloro che vorrebbero un obolo per la mensa ritengono “frustrante e motivo di risentimento e litigi” il lasciar correre e non pretendere un sostegno in denaro per onorare la festa. L’anno scorso fece notizia la storia di una nonna di Cardiff che candidamente aveva ammesso di chiedere una quota per contribuire alla spesa del suo pranzo, non solo ai tre figli, ma anche ai sei nipotini. L’allora 63enne generò un polverone di reazioni e polemiche aprendo il dibattito: “E‘ una risparmiatrice o solo una scroccona” si domandavano i tabloid britannici. Oggi a rimbalzare agli onori delle cronache ci pensa l’amministrazione laburista del piccolo comune del Galles di Pontypool che ha persino chiesto ai cittadini di pagare gli addobbi natalizi degli alberi di tasca propria, perché l’amministrazione non sarebbe più in grado di sostenere la spesa rischiando così di lasciare la città al buio e senza una strenna.

Secondo quanto riportato dal Times, poi, anziché tagliare gli alberi per farne oggetti di decoro, il comune avrebbe deciso di piantarne dei nuovi, vivi, almeno 16 e, anche qui, sarebbe toccato ai cittadini fare il resto. Con un invito formale l’amministrazione avrebbe chiamato la popolazione a fare la sua parte per renderli natalizi con luci ed addobbi degni di una festa da ricordare, ma portandosi tutto da casa.

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