È ancora in altro mare la riduzione dell’Irpef per quello che secondo il governo è il “ceto medio”, cioè la fascia di contribuenti che dichiara tra 35mila e 50mila euro e non ha quindi goduto dei vantaggi del taglio del cuneo contributivo per i lavoratori dipendenti. Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ne parla da un anno ma le sue speranze nel gettito aggiuntivo da concordato preventivo biennale tra fisco e partite Iva sono andate finora deluse. L’ultima chance è la riapertura fino al 12 dicembre dei termini per aderire a quell’accordo, dopo il flop numerico della prima finestra che ha visto le adesioni fermarsi a 522mila – su una platea di 4,5 milioni di contribuenti potenzialmente interessati – e gli incassi previsti a 1,3 miliardi. Contro i 2,5 miliardi necessari per portare la seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%.
Non a caso ieri Leo ha ribadito di voler “mettere a terra qualcosa che è a cuore di tutta la maggioranza, aiutare il ceto medio”, ma si potrà fare – ha spiegato – solo “se otterremo le risorse, come speriamo”. Ogni decisione è appesa all’esito della misura che offre ad autonomi e piccole imprese la possibilità di accordarsi con l’Agenzia delle Entrate sulle tasse da pagare per gli anni 2024-2025 in cambio (sulla carta) di minori accertamenti, che invece dovrebbero concentrarsi su chi rifiuta. Al momento non ci sono certezze, ma i tempi per inserire in extremis la misura in legge di Bilancio sono strettissimi. Ormai si ragiona esplicitamente sulla possibilità di procedere solo nel 2025: “Ora vedremo se lo si può fare quest’anno oppure lo si potrà portare all’inizio del prossimo anno”, ha ammesso Leo.
In parallelo le Entrate si muovono per cercare di convincere i renitenti ad accettare l’intesa: come riportano Sole 24 Ore e Italia Oggi, il fisco sta inviando a oltre 2 milioni di autonomi soggetti alle pagelle Isa che hanno inviato entro il 31 ottobre la dichiarazione una lettera che invita ad aderire, ricordando che chi lo fa può pagare sulla differenza tra reddito già dichiarato e reddito concordato una conveniente imposta sostitutiva con aliquote ridotte. E in aggiunta può accedere a un condono tombale forfettario per gli anni dal 2018 al 2022.
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La Redazione
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Giuseppe Conte: 'Siamo progressisti, non di sinistra'. Come il Megadirettore Galattico Duca Conte Balabam in Fantozzi, il leader dei Cinque Stelle inventa una nuova categoria dello spirito: il progressista non di sinistra. Un medio progressista, insomma". Lo scrive Pina Picierno del Pd sui social.
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa dell'avvocato Enzo Trantino. Lo ricordiamo, in particolare, nel suo impegno parlamentare e professionale. Un pensiero speciale lo rivolgo a tutta la famiglia in questo momento di profondo dolore e a chi ne ha condiviso il percorso politico". Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Roma, 5 dic. (Labitalia) - "Le autostrade hanno accompagnato il nostro sviluppo. Hanno rappresentato un grande acceleratore della modernità e contribuito a rendere effettivo il diritto alla mobilità. La ricorrenza del centenario del primo tratto autostradale italiano, l’Autostrada dei Laghi, è occasione propizia per riflettere sulle capacità generatrici delle grandi infrastrutture e sull’effetto moltiplicatore delle reti". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio alla presidente di Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri, e all'amministratore delegato, Roberto Tomasi, in occasione della mostra "Italia in movimento-Autostrade e futuro".
"La mostra ospitata al MAXXI -sottolinea il Capo dello Stato- costituisce un percorso che invita a cogliere il valore delle scelte al tempo della Repubblica. Le autostrade hanno favorito la crescita effettiva del Paese, della sua economia. Hanno contribuito all’unità, accorciando le distanze. Hanno sottratto territori all’isolamento. Hanno connotato l’epoca della civiltà dell’automobile. Rivedere le immagini di come eravamo, e di quanto le trasformazioni intervenute abbiano mutato gli scenari e la loro stessa percezione, mentre dà coscienza del cammino compiuto insieme, invita a guardare al futuro".
"Sempre più le infrastrutture autostradali -nota Mattarella- dovranno essere caratterizzate da tecnologie avanzate per aiutare la guida, alzare gli standard di sicurezza degli utenti, concorrere al riequilibrio ambientale. L’innovazione è una necessità per restare al passo con i tempi. Le grandi infrastrutture, come sono le autostrade, sono oggi chiamate alla verifica della loro funzione, alla prova della loro obsolescenza e sostenibilità. A confermare la loro capacità di andare incontro al domani".
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Il disastro Stellantis travolge anche i lavoratori dell’indotto: domani arriveranno le lettere di licenziamento per 400 lavoratori di Trasnova, che lavora a Pomigliano per conto del gruppo. Già lunedì al presidio dei lavoratori erano andati i parlamentari di Avs per incontrarli, e nelle ore successive si erano attivati ma finora i nostri sforzi non hanno avuto alcun esito". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"L’arroganza dei padroncini è diventata intollerabile. - prosegue su Facebook il leader di SI - : staccano dividendi da favola a fine anno, mentre lasciano i lavoratori in braghe di tela. Perché quel che gli interessa non è produrre auto, ma accumulare ricchezza. Non si può andare avanti così - conclude Fratoianni - e vorrei che lo sapesse Elkann ma anche il governo Meloni, sempre più inerte su questo fronte".
Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Quella che è arrivata è una sonora bocciatura: si devono fermare, il governo si deve fermare e non pensi di andare avanti con arroganza nelle intese con le regioni dopo i rilievi della Consulta. Devono prendere atto della bocciatura sonora della Corte costituzionale. Lo dice Elly Schlein al Nazareno ad una iniziativa Pd sull’autonomia.
Roma, 5 dic. - (Adnkronos) - “Ringrazio il ministro Santanchè per l’attenzione riservata al nostro settore, il ministro Musumeci e il Governo italiano per l’attenzione crescente riservata all’economia del mare e per la disponibilità a supportare le istanze di Assonat per il rilancio della portualità turistica italiana”. Così il presidente Assonat Luciano Serra che ieri ha incontrato il ministro del Turismo Daniela Santanchè in previsione dell’assemblea annuale dell’associazione che si è svolta oggi a Roma. Al centro dell’interlocuzione con il ministro Santanchè, la riconoscibilità e la valorizzazione dei porti turistici quale settore centrale per lo sviluppo dell’economia nazionale.
Due le principali questioni affrontate, sulle quali il ministro si è impegnato a intervenire immediatamente. La prima riguarda l’introduzione dell’obbligo del Cin (Codice Identificativo Nazionale) per i Marina Resort, relativamente al quale Assonat ha evidenziato il problema della mancanza di uniformità sul territorio nazionale tra regioni che hanno o meno istituito il Cir (Codice identificativo di Riferimento), obbligatorio per le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere dal prossimo 1 gennaio 2025 per ottenere il Cin dal ministero del Turismo. La seconda, riguarda la contraddittorietà della recente circolare del ministero degli Interni relativamente all’applicazione dell’articolo 109 del Tulps ai Marina Resort, già esclusa nel Piano del Mare nella sezione 2.13.5 dedicata alla portualità turistica.
Nel suo intervento in assemblea, il presidente Serra ha evidenziato l’importanza della recente approvazione della legge di conversione del Dl 131/2024, che esclude le strutture dedicate alla nautica da diporto dall’ambito di applicazione delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative, sottolineando che “questo risultato, frutto di anni di confronto con le istituzioni, rappresenta un traguardo significativo per il settore, garantendo finalmente un quadro normativo più chiaro e specifico”.
Tra le priorità discusse emerge la necessità di riformare l’articolo 04 del Dl 400/1993 sulla rivalutazione dei canoni demaniali. L’attuale formulazione ha generato numerosi contenziosi, incluso quello relativo al decreto Mit del 30 dicembre 2022, che ha previsto un aumento del 25,1% ritenuto erroneo e che Assonat ha impugnato in sede giudiziaria con una pronuncia che si attende a breve. “Serve un intervento chiaro per adottare criteri di rivalutazione basati esclusivamente sull’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, eliminando riferimenti ormai superati. Solo così si potrà garantire certezza agli operatori ed evitare futuri contenziosi”, dichiara il presidente Serra.
“L’assemblea di oggi conferma la nostra determinazione nel proseguire il lavoro per il rilancio del settore. Siamo consapevoli delle sfide ancora aperte, ma anche della necessità di ulteriori passi avanti sul piano legislativo e sulla necessità di uniformare le procedure regionali a quella nazionale”, conclude Serra, rinnovando l’impegno di Assonat a supporto dello sviluppo della portualità turistica italiana.
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