La figlia di sette anni precipita dalla finestra e la madre si uccide lanciandosi dal quinto piano dell’ospedale dove la piccola è ancora ricoverata. La donna è morta sul colpo, mentre la piccola è ricoverata con diversi traumi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

La due, originarie di un comune del Catanzarese, erano ospiti da circa due anni in una casa famiglia per persone con disagio mentale a Botricello, centro della fascia ionica catanzarese. La bambina, che ha sette anni, in mattinata, mentre era all’interno della stanza che divideva con la madre al secondo piano dello stabile, è precipitata dalla finestra. La piccola è stata subito soccorsa dalle persone presenti nella struttura ma nella caduta si è procurata una serie di traumi. I sanitari, intervenuti sul posto, di fronte alla gravità delle condizioni della piccola hanno richiesto l’invio dell’elisoccorso optando, però, subito dopo per il trasporto immediato nel presidio ospedaliero Pugliese Ciaccio di Catanzaro con un’ambulanza del 118.

Arrivata in ospedale in condizioni gravi, la bimba è stata ricoverata in terapia intensiva ma è proprio nei momenti successivi all’arrivo nel nosocomio del capoluogo calabrese che la madre, una donna alle prese con problemi legati al disagio mentale e che proprio a causa delle sue condizioni di salute si trovava nella casa famiglia, ha spalancato una finestra al quinto piano della struttura ospedaliera per lanciarsi nel vuoto. La morte per lei è stata istantanea e a nulla sono valsi i soccorsi subito intervenuti.

In merito alla ricostruzione dei fatti, l’incidente della piccola e il successivo suicidio della madre, stanno operando sia i carabinieri che la Polizia di Stato. In relazione alla caduta della bambina dalla finestra, avvenuta nella casa famiglia -che fa parte di un sistema di realtà assistenziali attive da anni nella zona- stanno effettuando accertamenti i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e l’ipotesi prevalente è che si sia trattato di un incidente. Da quanto si è appreso, prima che madre e figlia venissero accolte all’interno della casa famiglia di Botricello, la famiglia della donna, era seguita dai servizi sociali del loro comune di origine. “Quello di oggi – ha detto Simone Puccio, sindaco di Botricello – è il dramma di un’intera comunità. Seguiremo l’evolversi della situazione che ci ha profondamente toccato, nella speranza che la piccola possa salvarsi”.

Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).

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