Contro il patriarcato. Contro i troppi femminicidi, le troppe violenze. La ‘marea transfemminista’ torna a sfilare per le strade di Roma verso il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Al grido “Disarmiamo il patriarcato”, sono già in migliaia al concentramento a Piramide. A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin “altri 106 nomi, rimasti anonimi, si sono aggiunti. L’assassino, il violento, l’abusante sono figli della nostra società e hanno quasi sempre le chiavi di casa”, affermano le promotrici.

Una foto del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è stata bruciata davanti al ministero dell’Istruzione prima dell’inizio del corteo contro la violenza sulle donne a Roma. “Prima di raggiungere la piazza contro la violenza di genere bruciamo il ministro Valditara” si legge in una storia pubblicata su Instagram dal movimento femminista ‘Aracne’ e dai collettivi. Su un manifesto gli attivisti hanno poi scritto: “104 morti di Stato. Non è l’immigrazione ma la vostra educazione”

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Violenza sulle donne, in migliaia al corteo a Roma: “Siamo 150mila. Valditara? Il patriarcato esiste”. Bruciata foto del ministro

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25 novembre, a Roma il corteo di Non Una di Meno. Campisi (D.i.Re): “Valditara? Nei centri antiviolenza 22 mila donne in 10 mesi”

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