Ci sono anche le impronte del ‘narcos’ Raffaele Imperiale sui quattro arresti per l’uccisione del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Il collaboratore di giustizia, che fino al 2021 ha manovrato i fili di un narcotraffico da miliardi di dollari tra l’Italia, la Spagna, il Sudamerica e l’Olanda, prima di essere espulso da Dubai ed essere accolto nelle nostre prigioni, è stato sentito dai pm della Dda di Salerno. E ha offerto un contributo alle indagini sulla morte del sindaco pescatore.

I suoi verbali sono stati desecretati nell’ordinanza notificata al colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, all’ex brigadiere e suo braccio destro Lazzaro Cioffi, all’imprenditore di sale cinema Giuseppe Cipriano ‘Peppe Odeon’, e al pentito Romolo Ridosso, accusati di concorso nell’omicidio con l’aggravante camorristica.

Imperiale non ha dato notizie utili ad apprendere i dettagli del delitto di 14 anni fa. Non li conosce. Ma ha parlato di Cipriano (e del cugino Maurelli), ricostruendo uno schema dell’associazione dedita al traffico di droga nel Cilento che combacia per sommi capi con quello fornito da Ridosso, e che sarebbe il perno del movente: Vassallo voleva denunciare di aver scoperto nell’estate 2010 un giro di stupefacenti intorno al porto di Acciaroli nel quale erano coinvolti gli arrestati, e fu ‘zittito’ con nove colpi di pistola il giorno prima di incontrare il capitano della compagnia dei carabinieri di Agropoli. Un giro di droga che, secondo le accuse della Dda salernitana bollinate dal Gip, era gestito da Cipriano insieme al cugino Raffaele Maurelli, (poi deceduto), e protetto dai carabinieri infedeli.

Maurelli, origini stabiesi ma come Cipriano con imprese ed affari a Scafati, fu arrestato nel 2017 nell’operazione ‘Scugnizza’, dal nome della barca intercettata nel 2014 da personale della Squadra Mobile di Napoli e dalla polizia spagnola ad Aguilas (Murcia-Spagna), dove in un doppio fondo furono rinvenuti 680 chilogrammi di cocaina. Roba che una volta messa sul mercato avrebbe avuto un valore di oltre 115 milioni di euro.

Anche Maurelli prima di morire è stato indagato per l’omicidio Vassallo, i pm gli notificarono un avviso di garanzia con invito a comparire. Imperiale ha parlato di lui e del cugino Cipriano tra il 4 aprile e il 16 maggio 2023. Dice che di Maurelli è stato “socio al 50 %” nel periodo compreso tra il 1997 e gli anni 2000-2001”, quando lui si occupava del trasporto dello della droga dall’Olanda all’Italia, e Maurelli “della consegna ai vari clienti sul suolo nazionale”. La joint-venture Imperiale-Maurelli si sciolse amichevolmente per alcune divergenze: Maurelli, secondo il ‘narcos’ stabiese, non voleva esporsi e si preoccupò molto quando scoprì la vera identità di uno dei loro acquirenti: Elio Amato, degli Scissionisti.

Imperiale e Maurelli erano stati compagni di scuola e molto amici, fino al punto da chiamare reciprocamente ‘zii’ i propri genitori. Ed è in questo contesto che Imperiale introduce i rapporti tra Maurelli e lo zio, Andrea Cipriano, e una circostanza importante su Giuseppe Cipriano, che ha anche frequentato: “Anche lui da ragazzo era già una compagnia fissa di Raffaele Maurelli ed era sempre a casa con noi… venni a sapere che il padre, per evitare il che il figlio entrasse in circuiti criminali, gli aveva aperto un cinema a Scafati”. L’Odeon. Che diventerà il soprannome del presunto organizzatore dell’omicidio Vassallo.

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