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Operaio al lavoro in una cabina di verniciatura a 40 gradi resta invalido: due indagati a Lecce

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Era al lavoro in una cabina di verniciatura nonostante le temperature estreme. E per questo, secondo la procura di Lecce, ebbe un colpo di calore che lo ha reso totalmente invalido. Ora per quel malore con conseguenze drammatiche per l’operaio, dipendente di una ditta metalmeccanica del Salento, ci sono due indagati.

La pubblico ministero Donatella Buffetti, al termine dell’inchiesta, accusa il datore di lavoro e il figlio ingegnere, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’azienda, di lesioni personali colpose e di non aver rispettato le normative di sicurezza sul lavoro.

L’infortunio sul lavoro risale al luglio 2023 e l’operaio non si è mai più ripreso. Come riporta il Corriere della Sera, fu trasportato d’urgenza in ospedale – dove arrivò con una temperatura corporea di 42,6 gradi – con un’insufficienza multiorgano che lo portò in coma.

Da quel momento non si è più ripreso. I due indagati avranno ora venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati, poi toccherà alla pubblico ministero stabilire se chiedere il rinvio a giudizio o meno.

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