Roma, 13 dic (Adnkronos) - "No". Telegrafico, Ernesto Maria Ruffini chiude il tormentone su una sua discesa in campo. Nell'intervista al 'Corriere della sera' in cui annuncia le dimissioni (e non risparmia critiche a chi parla di "pizzo di Stato"), l'ormai ex direttore della Agenzia delle Entrate parla però molto di politica. Senza spegnere, quindi, il dibattito nato nel centrosinistra sul suo futuro.
"Ruffini è una persona assolutamente rispettabile, ha grandi competenze, l'ho conosciuto anni fa. Se vuole dare un contributo è un fatto positivo, ma vale per tanti altri. Ma ho paura che partendo dai nomi di supposti federatori più o meno calati dal'alto, o dal lato, poi si rischi di bruciare figure che invece potrebbero avere un ruolo nel contribuire alla creazione di una proposta politica", commenta il segretario di +Europa Riccardo Magi.
Indicato per mesi come possibile 'federatore' del Centro, Ruffini spiega: "Ci si può impegnare anche senza avere ruoli, per semplice senso civico: non occorre diventare giardinieri per prendersi cura dell’aiuola davanti a casa". Dopo il convegno sull'impegno dei cattolici in politica con Beppe Fioroni e padre Occhetta, l'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate domani dovrebbe prendere parte a un evento in Vaticano su 'Una carità sociale e politica', con Romano Prodi tra i partecipanti. Tra i primi a commentare le dimissioni di Ruffini, via Twitter, era stato Carlo Calenda: "Per ciò che concerne Azione massima disponibilità a lavorare con chi vuole costruire un’area repubblicana, liberale e popolare indipendente".
(Adnkronos) - Un concetto che, in una intervista a 'Repubblica', il leader di Azione esprime più compiutamente indicando tra l'altro in Paolo Gentiloni un punto di riferimento: "Servirà come il pane". Ospite da Atreju, Calenda poi aggiunge: "Ruffini? Mi sembra di vedere sempre quella scena di Guzzanti che interpretando Veltroni dice 'Chi possiamo candidare? Napo orso capo, i fichi d'india, Amedeo Nazzari... Amedeo Nazzari è morto!' Insomma, parliamo di cose serie".
Comunque sia, il totofederatori e il 'totoformule' continuano a impazzare al Centro e nel centrosinistra, tirando in ballo Ruffini così come Beppe Sala o Franco Gabrielli. Per Magi, serve "una discussione politica a partire dalle forze che sono presenti in quest'area, altrimenti si rischia di creare un percorso che bypassa l'esistente e non credo che questa cosa possa funzionare".
Nel Pd in tanti hanno elogiato il lavoro di Ruffini all'Agenzia, sottolineando il fatto che le sue parole sulla lotta all'evasione siano indirizzate soprattutto a maggioranza e governo. Di "sciagurati politicanti che usano la propaganda rozza e incompetente per lisciare il pelo agli evasori e raccattare qualche voto in più", scrive su Twitter il senatore dem Antonio Misiani. "Buon vento" augura il deputato Pd Enzo Amendola a Ruffini, sottolineando: "Il senso delle istituzioni è come il coraggio. Uno ce l'ha, mica può darselo". Per l'eurodeputato Matteo Ricci, Ruffini è "persona autorevole e di visione". Mentre Enrico Borghi, presidente dei senatori di Italia viva, ammonisce: "La politica non è X factor, non dobbiamo stare qui a costruire uno spettacolo che alla fine ci porta a selezionare il nome di questo o di quell'altro".