La ricostruzione dei fatti pubblicata da diversi quotidiani, Fedez indagato per rissa, lesioni e percosse in concorso ai danni di Cristiano Iovino, personal trainer romano. L’ipotesi della Procura vede nel rapper il “mandante” della “spedizione punitiva” avvenuta a Milano ai danni di Iovino nella notte tra il 22 e il 23 aprile. Iovino non ha però querelato: se non dovesse farlo entro la fine di luglio, rimarrebbe in piedi solo l’accusa per rissa nei confronti del rapper.
Con lui quella sera anche il suo bodyguard, Christian Rosiello, ultras del Milan che è stato intercettato dai microfoni di Pomeriggio 5. Claudio Giambene, inviato di Myrta Merlino, lo ha raggiunto e Rosiello ha raccontato cosa accaduto al TheClub, ovvero nel locale dove Fedez e Iovino avrebbero litigato prima del successivo agguato in strada: “Sono situazioni molto complicate, perché sei in uno spazio stretto e cerchi di avere la visuale a 360 gradi, ma con l’occhio sempre sul cliente. In quel momento c’era tanta gente che c’entrava e non c’entrava nulla, l’unica cosa che mi interessava era portare il mio cliente in sicurezza. Nel momento in cui è in sicurezza lui, non focalizzo più ciò che succede attorno“. Ancora: “So che ci sono delle indagini, perciò non me la sento di dire cose che magari non c’entrano nulla col fatto, al di là di quanto accaduto in discoteca. Lì posso assicurare di aver fatto il mio lavoro”. Insomma, Rosiello ha precisato di avere accompagnato Fedez a casa alle 2.30/3 del mattino (e dunque prima della rissa) e di essere stato presente in discoteca nello svolgimento del suo lavoro, ovvero quello del bodyguard di Fedez.