Musica

Mika a FqMagazine: “Le polemiche a Eurovision su Israele? Giusto esprimersi in pace e non con la violenza. In tour mi perdo nella sana follia”

L’Apocalypse Calypso Tour farà tappa in Italia il 19 luglio nella città toscana che ospiterà l’artista per la prima volta nella sua carriera

di Andrea Conti
Mika a FqMagazine: “Le polemiche a Eurovision su Israele? Giusto esprimersi in pace e non con la violenza. In tour mi perdo nella sana follia”

Mika, dopo l’esordio in Francia, girerà l’Europa con il suo Apocalypse Calypso Tour, che farà tappa nel nostro Paese per l’unica data nel 2024 venerdì 19 luglio, con un concerto speciale al Lucca Summer Festival. “Cantiamo e balliamo, ma non mancano anche momenti più seri, toccanti, di riflessione”, ci ha promesso l’artista.

Come descriveresti il tuo nuovo tour?
Credo sia uno show che racchiude diverse culture e in cui ognuno di noi può rispecchiarsi nella musica. Fare un concerto inclusivo non era semplice. Così ho sfidato me stesso e ho cercato di mettere assieme i diversi capitoli della mia vita artistica da quella francese a quella italiana.

Chi ti ha ispirato per questa nuova direzione musicale?
Ho preso ispirazione dai geni come David Bowie. Ho voluto ricreare un mondo musicale intera nel quale chi verrà ad ascoltarmi e vedermi potrà entrare e riconoscersi. Credo che i concetti di ispirazione e di arte vadano difesi dagli artisti.

E come?
Avendo il coraggio di difendere il proprio lavoro, non fare il solito giro ogni volta fatto di promozione, ma costruire un mondo con un inizio e una destinazione. Insomma sto facendo concerti che toccano cinque Paesi e in quattro lingue. Un salto mortale. Ma quando avevo 25 anni era diverso ora… Aiuto dove solo le vitamine! Ci vorrebbe mia nonna che quando c’era un momento importante della mia vita mi dava lo zucchero (ride, ndr).

Ci sarà qualche anticipazione dei tuoi nuovi progetti in tour?
Sì. La gente vuole anche sperimentazione durante i concerti e a Lucca, che sarà l’unico concerto che terrò in Italia quest’anno, accadranno momenti inediti. Ci sarà sicuramente qualche chicca spara qua e là. Voglio perdermi nella follia sana e pericolosa del palcoscenico.

A cosa stai lavorando in questi mesi?
Sto lavorando a questo nuovo disco in inglese perché ho appena fatto un disco in francese, ‘Que Ta Tête Fleurisse Toujours’. Ma ci sono anche nuovi progetti che riguarderanno l’Italia il prossimo anno.

Hai condotto Eurovision. Cosa ne pensi delle polemiche attorno alla partecipazione di Israele?
Penso che avere una opinione sia importante ed esprimere questa opinione in pace e non con la violenza sia altrettanto importante. Le due fazioni si sono espresse anche durante le manifestazioni che si sono tenute a Milano. Giusto così. Invece in gara giusto che non ci sia alcun riferimento politico nei brani. E credo proprio che in ‘Hurricane’ non ce ne siano. Questo è un momento di sofferenza e tristezza, molti civili soffrono in una maniera impensabile, quindi sì è giusto esprimersi su tutto questo, ma in pace.

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