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L’ironia di Fiorello sul 25 aprile: “Meloni ha detto la parola ‘fascismo’, Salvini ‘il governo è antifascista’. La Russa è svenuto, lo hanno portato via con l’ambulanza”

Fiorello ha colto la palla al balzo per ironizzare sulle dichiarazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini in merito al 25 aprile appena trascorso

di F. Q.

Nella puntata odierna di “Viva Rai2!” non potevano certo mancare i riferimenti al 25 aprile, la Festa della Liberazione appena trascorsa. Fiorello ha colto la palla al balzo per ironizzare sulle dichiarazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini in merito alla ricorrenza: “Meloni ha detto ‘la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della libertà’. Ha usato la parola ‘fascismo’, bene: adesso manca solo ‘anti’ e siamo a posto”, ha scherzato lo showman siciliano, sottolineando con ironia come la premier fosse stata finora reticente sull’uso del termine “antifascismo”. Fiorello ha poi proseguito con una battuta su Matteo Salvini, il leader della Lega: “Salvini invece ha detto ‘il governo è antifascista’. Dopo queste frasi è arrivato il 118, ha preso La Russa che era svenuto. L’hanno dovuto portare via in ambulanza!”, ha scherzato scatenando le risate del pubblico.

Un’altra nota di satira è stata rivolta al generale Roberto Vannacci, recentemente candidato dalla Lega in diversi collegi elettorali: “Proprio ieri è stato candidato dalla Lega in tutti i collegi. Per l’occasione ha scritto un libro su Strasburgo, dal titolo ‘I francesi sono tutti gay‘, con prefazione di Carla Bruni”. La puntata di “Viva Rai2” ha toccato anche argomenti di cronaca legati alle celebrazioni del 25 aprile, con Fiorello ha raccontato un episodio accaduto durante una parata cittadina: “Banda cittadina non suona ‘Bella ciao‘, intervengono i vigili per farla eseguire. Gli agenti sono andati lì e hanno chiesto patente, libretto e spartito“, ha detto sottolineando l’assurdità della situazione con il suo umorismo unico.

Fiorello ha quindi parlato della sua città natale, Venezia: “Sapete che sono mezzo veneziano”, ha detto parlando del fatto che la città lagunare ha recentemente introdotto un ticket per limitare il turismo di massa. “Venezia si riempie anche con il ticket, in 15mila hanno pagato 5 euro per l’ingresso“, ha spiegato Fiorello. Poi, con il suo solito stile scherzoso, ha aggiunto: “C’è però anche un gruppo di esentati: i veneti, chi ha parenti veneti, i fan di Mara Venier, i bevitori di Spritz, i piccioni e anche chi ha parenti piccioni. Tutti questi non pagano, praticamente hanno pagato 15mila su 100mila persone. In tutto, 15mila per 5 sono 75mila euro. A cosa servono? A Venezia con 75mila euro ci fai l’aperitivo in piazza San Marco!”.

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