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Naike Rivelli accusata di diffamazione da Barbara D’Urso finisce in tribunale: “Sono opinionista, non volevo offenderla”

La figlia di Ornella Muti si è presentata con gli avvocati davanti al giudice per rispondere delle accuse mosse dall'ex conduttrice di “Pomeriggio Cinque”

di F. Q.

Naike Rivelli si è presentata, accompagnata dagli avvocati Antonio Pelle di Locri e Domenica Macrì, nell’aula del tribunale di Alessandria davanti al presidente della Sezione Penale Maria Teresa Guaschino perché accusata di diffamazione da Barbara D’Urso. I fatti contestati risalgono al 31 gennaio 2019 quando la Rivelli commentava l’intervista di Vittorio Sgarbi a “Pomeriggio Cinque” e lo scambio di battute con la D’Urso: “Come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash”. L’altro episodio risale all’intervista dell’ex conduttrice al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, prima della campagna elettorale in Sardegna del 24 febbraio 2019. La Rivelli avrebbe sottolineato, ironicamente, come l’unico modo per fermare la loquacità dell’ex premier “che se magari la signora D’Urso, accavallando le gambe faceva vedere la biancheria intima al presidente, lui smetteva di parlare a raffica”.

Ai giornalisti che l’aspettavano fuori dall’aula la Rivelli ha detto: “Sono opinionista, non volevo offenderla. Sono sempre pronta a far pace”. Gli avvocati hanno spiegato che l’influencer non voleva offendere la D’Urso quanto criticare “un modello, un modo di fare televisione rappresentato dalla D’Urso”.

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