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“Perché portate i vostri bambini urlanti nei ristoranti raffinati? Se potete permettervi una cena lì, potete pagare anche una babysitter”

È stata condivisa su tutti i social la storia raccontata da una ragazza 25enne che ha lamentato di aver vissuto un incubo modello “baby shark” durante una cenetta che doveva essere al lume di candela

di F. Q.
“Perché portate i vostri bambini urlanti nei ristoranti raffinati? Se potete permettervi una cena lì, potete pagare anche una babysitter”

Va a cena col fidanzato per una serata in intimità, si trova attorniata da neonati e bimbi indemoniati agli altri tavoli e allora sbotta su Reddit. È stata condivisa su tutti i social la storia raccontata da una ragazza 25enne che ha lamentato di aver vissuto un incubo modello “baby shark” durante una cenetta che doveva essere al lume di candela. “Questa sera sono andata a cena fuori con il mio fidanzato in un locale raffinato. Quando ci siamo seduti abbiamo notato una bambina tra i cinque e i sei anni al tavolo sulla nostra destra, poi poco dopo di noi sono arrivate tre persone con un neonato e si sono sedute a un paio di tavoli di distanza sulla nostra sinistra”, ha spiegato la ragazza. “In pochi minuti, entrambi i tavoli si sono rivelati fonte di disturbo costante: la bimba faceva costantemente rumore, correva e saltava proprio vicino a noi […]. Ad un certo punto ha fatto roteare i capelli, sfiorando me e le mie posate. La mamma deve aver visto la mia espressione, dato che si è scusata senza troppa convinzione e ha momentaneamente riportato la figlia vicino a sé”.

Ed è qui che la protagonista di questa serata funestata dai bimbi pestiferi affonda il coltello del politicamente scorretto: “Forse i genitori pensavano avrei trovato la loro bimba adorabile? Il neonato, invece, ha urlato terribilmente per tutto il tempo, a intervalli di pochi minuti, e nessuno a quel tavolo ha fatto nulla per un’ora e mezza, nonostante le occhiatacce che ricevevano da più persone intorno”. Ecco allora l’appello accorato e sincero: “Perché andare a cena fuori in un ristorante raffinato con un bambino indisciplinato? Se potete permettervi di mangiare lì, potete permettervi un babysitter. Se non riuscite a trovarne uno, quella sera state a casa”. La ragazza ha poi ricordato che quando era bimba lei andare a cena fuori era una cosa che le era concessa raramente e che quando diventava un problema per gli altri commensali, veniva allontanata dalla sala e lasciata a casa nelle occasioni successive”.

I commentatori su Reddit si sono divisi: brava, era ora, i bambini nei ristoranti rompono le scatole; e dall’altro: sei un’egoista. Sul Corriere, in merito alla possibilità di far stare fuori da un locale un bimbetto che disturba, è stata contattata l’avvocata Maria Carla Barbarito, responsabile del dipartimento di diritto di famiglia e successioni dello studio LCA di Milano. “Salvo quanto dispongono gli art. 689 e 691 cod. pen. (articoli datati 1940 ndr) gli esercenti non possono, senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chi le domandi e ne paghi il prezzo”, ha spiegato la Barbarito. I legittimi motivi sarebbero quelli di “astenersi dal somministrare bevande alcoliche a minori, infermi di mente o persone in stato di manifesta ubriachezza”. Unica possibilità: creare in alberghi e ristoranti zone con meno rumore e magari invitare, come in molte biblioteche pubbliche è già realtà, parcheggiare bimbi e neonati in una nursery insonorizzata dove scatenarsi e attendere i genitori.

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