Scade martedì 2 aprile la possibilità di richiedere all’Inps il bonus per genitori separati introdotto dal decreto fiscale del 2021, attraverso un emendamento del leader leghista Matteo Salvini. Si tratta di un assegno da 800 euro al mese destinato a chi non ha ricevuto il mantenimento perché l’altro genitori si trovava in difficoltà economiche a causa dell’emergenza Covid-19.

Ma non tutti possono fare richiesta. Il bonus è previsto solo per chi vive con figli minori (o maggiorenni con handicap grave) e ha un Isee non superiore a 8.174 euro. Inoltre, il genitore che avrebbe dovuto versare il mantenimento deve aver interrotto o ridotto l’attività per almeno 90 giorni tra l’8 marzo 2022 e il 31 marzo 2022 e aver subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quanto percepito nel 2019.

Il decreto, attuato dal governo Meloni, è in Gazzetta ufficiale dall’ottobre 2022, ma solo il 9 febbraio scorso l’Inps ha fornito le istruzioni per accedere all’agevolazione. Dopo due anni di ritardo, il 12 febbraio è partita la procedura per fare domanda. La scadenza era stata inizialmente fissata al 31 marzo ma è stata posticipata al 2 aprile visto che in mezzo è caduta la Pasqua.

Per fare domanda occorre accedere al portale istituzionale dell’Inps utilizzando il servizio “Contributo per genitori separati o divorziati”. Vanno indicati gli anni interessati dall’emergenza Covid-19 in cui si è verificata la condizione di bisogno e allegare la documentazione necessaria, tra cui la sentenza di separazione o i provvedimenti che attestino il diritto all’assegno di mantenimento.

Il contributo verrà erogato in un’unica soluzione fino a 800 euro mensili per un massimo di dodici mesi, a fronte delle disponibilità del fondo di 10 milioni di euro destinato alla misura.

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