“Per motivi tecnici, il termine per la presentazione delle domande al Bando per la selezione di 52.236 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero è spostato alle ore 20.00 di oggi 22 febbraio 2024″.

Lo si legge sul sito internet del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, dopo le accorate proteste per il malfunzionamento del sito che, dalla sera della vigilia della scadenza, ha impedito la presentazione delle domande nei termini.

L’ennesima brutta figura nei confronti dei giovani interessati dal bando. Non solo perché i malfunzionamenti si erano verificati anche la settimana scorsa a ridosso della scadenza originaria del 15 febbraio, tanto da far decidere per una proroga di una settimana, appunto al 22 febbraio.

Il sito per il Servizio Civile, che di per sè è un’iniziativa molto ricca di opportunità per gli interessati, è strutturato in modo a dir poco arcaico, tanto da assomigliare a un archivio analogico di una biblioteca degli anni ’80 più che a un sito internet del 2024 per di più rivolto a ragazzi tra i 18 e i 28 anni.

Così riuscire a visionare i progetti e sceglierli è un’impresa, tanto che sono gli enti proponenti ad aggirare l’ostacolo presentando anche loro i propri progetti su siti internet creati apposta, che i ragazzi possono consultare per scegliere e poi andare sul sito ministeriale a fare domanda. Quando possibile. Naturale che a queste condizioni, cui va aggiunta una scarsa comunicazione, le domande siano sempre molto inferiori all’offerta.

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