Con il ritiro della patente scatterà lo stop alla guida in tutta Europa. E sarà prevista la perdita o la sospensione ‘europea’ della licenza di guida al superamento dei limiti di velocità (nelle aree residenziali superando di 30 chilometri orari il limite). Il Parlamento europeo il 6 febbraio ha adottato la sua posizione sulle norme del pacchetto sulla sicurezza stradale presentato dalla Commissione nel marzo 2023, che regolano l’applicazione a livello Ue del ritiro della patente di guida. La posizione è stata adottata con 372 voti favorevoli, 220 contrari e 43 astensioni. Sarà ora il nuovo Parlamento – che verrà eletto a giugno 2024 – a completare l’iter legislativo. Gli Stati membri, invece, non hanno ancora approvato la propria posizione in Consiglio.

Il testo chiede l’aggiunta della guida senza patente all’elenco delle infrazioni stradali gravi (insieme alla guida in stato di ebbrezza e all’incidente stradale mortale). Tutte queste infrazioni faranno quindi scattare l’obbligo di scambio di informazioni europeo sul ritiro della patente. Un’altra novità riguarderà i limiti: dall’Eurocamera arriva anche la richiesta di prevedere che rientri tra le infrazioni gravi la guida a 50 km/h oltre il limite di velocità e di 30 km/h oltre il limite per le aree residenziali. Ci sarà un termine massimo di 10 giorni lavorativi ai Paesi per informarsi reciprocamente sul ritiro di una patente e di 15 giorni per decidere se applicarlo in tutta Ue. Il conducente, a sua volta, andrà informato della decisione entro 7 giorni lavorativi.

Le norme fanno parte del pacchetto sulla sicurezza stradale presentato dalla Commissione nel marzo 2023, che punta ad avvicinarsi il più possibile all’obiettivo di zero vittime nel trasporto stradale dell’Ue entro il 2050. Secondo i dati dell’esecutivo nel 2022 le vittime della strada sono state 20.600 e in aumento del 3% dall’anno prima contestualmente al ritorno del traffico nel post-pandemia. Tra il 2001 e il 2010 il numero di morti sulle strade è dimezzato, scendendo di un altro 50% tra il 2011 e il 2020.

Ma come funziona attualmente? Secondo le disposizioni vigenti, quando un conducente perde la patente per un’infrazione stradale in uno dei Paese dell’Ue diverso da quello che ha rilasciato la patente, nella maggior parte dei casi la sanzione è applicabile solo nello Stato in cui è stata commessa l’infrazione e non comporta altre restrizioni nel resto dell’Ue. La riforma proposta dall’esecutivo comunitario e approvata dall’Eurocamera prevede invece che sia sospensione, sia restrizione, sia revoca della patente siano applicate in tutti i Paesi europei, con l’obbligo di trasmettere decisioni di questo genere allo Stato che ha rilasciato la licenza di guida.

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