Fino al 3 marzo Palazzo Reale di Milano accoglie la mostra “Goya. La ribellione della ragione’’. E’ l’occasione per scoprire il percorso artistico del maestro spagnolo sviluppato in un lungo periodo di cambiamenti e di avvenimenti politici, sociali e ideologici che diedero inizio a una nuova era. Goya visse la fine dell’Antico Regime, l’era dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese, le guerre napoleoniche, la restaurazione assolutista e l’esilio. L’artista non si limita a rappresentare quest’epoca turbolenta. Sperimenta una rivoluzione della pittura in sintonia con la complessità storica che vive e si scopre attraverso le sezioni tematiche della mostra. La pittura come linguaggio rivoluzionario che rompe con le regole e i sistemi plastici stabiliti. Curata da Victor Nieto Alcaide, è in collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia e dell’Istituto Cervantes di Milano.

Altra esposizione pittorica di Palazzo Reale è quella che porta per la prima volta a Milano un ampio e inedito progetto dedicato a El Greco. Fino all’11 febbraio, curata da Juan Antonio García Castro, Palma Martínez – Burgos García e Thomas Clement Salomon, la mostra presenta l’opera dell’artista cretese alla luce delle ultime ricerche sul suo lavoro. Il percorso espositivo, con prestigiosi prestiti internazionali, è strutturato in sezioni pensate per mettere a fuoco il rapporto dell’artista con i luoghi in cui ha vissuto. Il tutto per offrire ai visitatori con immediatezza una precisa ricostruzione storico-biografica. Ci sono confronti con la grande pittura romana e veneziana che fanno emergere il potente tema del labirinto per sottolineare come la vita di El Greco sia stata una sorta di immenso romanzo di formazione tra le capitali culturali del Mediterraneo. La mostra è un viaggio da Creta a Toledo che ripercorre le tappe di un percorso dagli esordi bizantini all’influenza dei grandi pittori rinascimentali italiani, fino alla maturità del periodo spagnolo.