Moda e Stile

Walter Chiapponi è il nuovo direttore creativo di Blumarine: ecco chi è e la sfida che lo attende

Lo stilista italiano alla guida di Tod’s fino a luglio scorso è stato nominato direttore creativo di Blumarine. Il suo debutto è già fissato per febbraio 2024

di Massimiliano Sortino

La notizia era già nell’aria da un po’ e finalmente oggi è arrivata la conferma: Walter Chiapponi è il nuovo direttore creativo di Blumarine. Ad annunciarlo sui suoi profili Instagram lo stilista in persona che a luglio scorso, sempre tramite social, aveva confermato la sua uscita da Tod’s, marchio italiano di proprietà di Diego Della Valle. Chiapponi, nato a Milano, classe ’78, dopo gli studi all’Istituto Europeo di Design debutta nel mondo della moda a fine anni ’90 con Alessandro Dell’Acqua, per poi collaborare con alcune delle case di moda più importanti come Givenchy, Valentino, Gucci, Miu Miu, Bottega Veneta e, da ultimo, Tod’s. Alla guida del marchio marchigiano per quattro anni, Chiapponi ha presentato a settembre scorso la sua ultima collezione per Tod’s.

Oggi lo attende la sfida di portare Blumarine sotto i riflettori senza stravolgerne i canoni estetici fatti di romanticismo e femminilità leziosa ma mai provocatoria. “Sono sicuro che Walter Chiapponi, con il suo riconosciuto talento a livello internazionale e la profonda sensibilità stilistica che lo contraddistingue, saprà dare nuova energia a Blumarine, mostrandosi al tempo stesso rispettoso della straordinaria storia del marchio. Sono orgoglioso di poter scrivere insieme a Walter un nuovo e significativo capitolo”, ha detto Marco Marchi, Amministratore Unico di Eccellenze Italiane, holding a cui fa capo Blumarine e che qualche mese fa aveva confessato di avere un unico grande obiettivo, quello di fare nuove acquisizioni e di chiudere l’anno con un incremento double-digit, avvicinandosi ai cinquecento milioni di euro a fine 2023.

Blumarine viene fondato a Carpi, in provincia di Modena, nel 1977 dalla passione dei coniugi Anna Molinari e Gianpaolo Tarabini e debutta sulle passerelle milanesi tre anni dopo portando in scena una moda pensata per donne romantiche e forti al tempo stesso. Nel novembre 2019 Blufin, il gruppo che comprende i marchi Blumarine e Anna Molinari e la linea giovane Blugirl, viene interamente acquisito dal fondatore e presidente di Liu Jo, Marco Marchi, nell’ambito di un’operazione che porta alla nascita di “Eccellenze Italiane”, una holding di aggregazione di marchi di fascia alta . Nel 2019 Nicola Brognano, giovane creativo alla guida del suo marchio eponimo e che vanta un passato al fianco di Giambattista Valli, viene nominato direttore creativo di Blumarine con il compito di reinterpretarne l’eredità avvicinandolo alle nuove generazioni puntando su una femminilità forte e un’estetica mutuata dai primi anni Duemila. In quattro anni, Brognano, affiancato dalla super stylist Lotta Volkova, che ha contribuito a creare l’immagine di Balenciaga prima e ora quella di Miu Miu, ha saputo interpretare i codici di Blumarine, riproponendoli in chiave originale e contemporanea, facendo così rinascere l’interesse nei confronti del marchio da parte degli addetti ai lavori e delle giovani clienti. Il progetto non è mai decollato nonostante gli investimenti ingenti e la presenza di super modelle in passerella come Bianca Balti e Mariacarla Boscono.

Il 19 ottobre scorso Nicola Brognano ha lasciato la direzione creativa di Blumarine che è rimasta orfana di un direttore creativo fino alla nomina di Chiapponi. “Sono lieto di essere stato nominato direttore creativo di un iconico brand italiano che ha delineato nel tempo un concetto di femminilità all’insegna della leggerezza e della creatività”, ha confessato Walter Chiapponi, “Poter contribuire alla costruzione di una nuova fase di Blumarine è per me l’opportunità di abbracciare nuovi orizzonti, emozionanti e significativi, espandere la mia visione e restituire senso all’espressività artistica”. La prima collezione Blumarine disegnata da Chiapponi sarà presentata alla settimana della moda milanese a febbraio 2024 e rappresenta un tassello fondamentale nel percorso evolutivo di Blumarine che promette così di voler capitalizzare la propria storia puntando sul savoir-faire italiano e su un concetto di lusso nuovo e più contemporaneo.

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