Televisione

Saranno Cuochi, il riscatto di nove giovani aspiranti chef in fuga da situazioni difficili

Quattro appuntamenti il sabato mattina su Rai2 per raccontare il percorso di alcuni ragazzi che decidono di dedicarsi all'arte della cucina per fuggire da un passato fatto di insicurezze, depressione e situazioni complicate

di Andrea Conti

Il percorso di alcuni ragazzi che decidono di dedicarsi all’arte della cucina per fuggire da un passato fatto di insicurezze, depressione, situazioni complicate. È questo lo storytelling interessante di “Saranno Cuochi”, l’esperimento sociale legato alla cucina in quattro appuntamenti il sabato mattina alle 11:15 su Rai2. Sono in tutto nove i giovani studenti, provenienti da diverse parti d’Italia, della nuova scuola di Fondazione Barilla, dove possono imparare a cucinare per cambiare il proprio futuro, ma anche quello della cucina. È l’occasione della vita e del riscatto.

La scuola prevede 3 mesi di formazione teorico-pratica sul mondo della cucina sana e in armonia con l’ambiente con l’ausilio dello staff di esperti multidisciplinari e chef di alto profilo. Per i più meritevoli si apriranno le porte di altri 3 mesi di stage “sul campo” nei ristoranti per mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti ed entrare ufficialmente nel mondo del lavoro e della cucina. Alla guida della scuola chef Alberto Gipponi e il critico Andrea Grignaffini con la consulenza scientifica del Premio Nobel Riccardo Valentini. Nel cast anche il professor Vincenzo Schettini. In ogni puntata una masterclass d’eccezione con Gennario Esposito, Alessandro Negrini, Jessica Rosval e Corrado Assenza. La voce narrante è quella della speaker di Rai Radio2, Ema Stokholma.

CHI SONO I NOVE PROTAGONISTI DI “SARANNO CUOCHI” – I profili dei nove protagonisti di “Saranno Cuochi” sono stati selezionati grazie alla collaborazione, tra gli altri, di Croce Rossa Italiana, la Comunità di Sant’Egidio ed Emergency, chiamate a segnalare situazioni meritevoli di ricevere una possibilità concreta di aiuto. Mattia ha 19 anni e viene dai Quartieri Spagnoli di Napoli (“mamma quando tornava a casa mi cucinava spaghetti pomodoro e basilico, lei è casalinga e mio padre muratore. Sono separati da un po’ di tempo”). Allen ha 18 anni ed è di Fusignano (RA) (“Convivo da poco con la mia ragazza. Abbiamo passato l’inverno, vivendo con poco. Non avevo la possibilità di studiare cucina, ma ho iniziato a provare a casa”). Anna ha 21 anni ed è di Sesto San Giovanni (Milano) (“Nella stessa casa viviamo io, mia mamma, le mie tre sorelle e la mia nipotina. Siamo un po’ strette. Vorrei andare a vivere da sola e diventare indipendente, questo lavoro potrebbe cambiare la mia vita”). Emmanuel ha 25 anni e viene dalla Nigeria, abita a Porto Torres (SS) (“Vivo da sei anni in Italia e sono arrivato fin qui attraversando il deserto del Sahara”). Engel ha 19 anni e viene da Napoli nella prima prova ha presentato la lasagna di zucca perché veniva preparata in famiglia “per le occasioni speciali”. Loubna è nata in Marocco e abita a Milano (“sono qui per fare un percorso per amarmi un po’ di più”). Maica ha 20 anni e viene da Torino (“Durante il Covid ho avuto una caduta in generale. Con mia madre non parlo così tanto di cosa provo, vorrei attraverso la cucina tirare fuori la mia nuova me”). Nicholas ha 23 anni e viene da Conselice (RA) (“Ho i genitori separati e un rapporto problematico con loro. Ho mollato la scuola alberghiera per alcuni problemi”). Infine Samuele detto Trivi ha 21 anni ed è di Mappano (TO) (“Vengo da una comunità di Torino. Mamma non era in grado di badare alla famiglia, non mangiavo niente così mi sono improvvisato ai fornelli e mi sono appassionato”).

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