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Coldplay a San Siro, Chris Martin omaggia Milano con “O mia bela Madunina”: pubblico in delirio. Sugli spalti anche Gwyneth Paltrow – VIDEO

Ad applaudire la band l'ex compagna di Chris Martin, Gwyneth Paltrow, con i figli Moses ed Apple e poi Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic (che si sono abbracciati e salutati calorosamente), Achille Lauro, Miriam Leone, Federico Rossi, Sangiovanni e il produttore Michelangelo. Ad aprire la serata c'era anche Mara Sattei. Le quattro date (si bissa stasera poi il 28 e 29 giugno) hanno totalizzato 224mila spettatori, quindi 4 sold out

di Andrea Conti

Se a Napoli i Coldplay avevano omaggiato la città con “Napule è” di Pino Daniele, su Milano in molti avevano scommesso su “O mia bela Madunina”. E, infatti, Chris Martin ieri sera non ha deluso le aspettative nel suo ritorno dopo sei anni. Proprio nel set acustico, sul finale del concerto, con chitarra alla mano, il leader della band ha intonato per intero il celebre brano meneghino. Un gesto di affetto per il pubblico milanese che l’ha sempre accolto a braccia aperte allo Stadio San Siro. I numeri? Le quattro date (si bissa stasera poi il 28 e 29 giugno) hanno totalizzato 224mila spettatori (quindi 4 sold out) con una vendita di biglietti in tempi record. I motivi del successo? La formula di Chris Martin e soci è sempre la stessa: vivere l’esperienza di un concerto che sia unico nel nome della condivisione. A iniziare dagli ormai famosi braccialetti luminosi riciclabili, che vengono dati in dotazione al pubblico all’ingresso e che poi vanno riposti nelle scatole all’uscita. Una piccola curiosità: a Chicago il 90% degli spettatori ha restituito l’oggetto, a Barcellona l’86%, a Napoli l’82%. Insomma c’è chi, invece, ha voluto tenersi stretto il piccolo cimelio per ricordo. Ad applaudire la band l’ex compagna di Chris Martin, Gwyneth Paltrow, con i figli Moses ed Apple e poi Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic (che si sono abbracciati e salutati calorosamente), Achille Lauro, Miriam Leone, Federico Rossi, Sangiovanni e il produttore Michelangelo. Ad aprire la serata c’era anche Mara Sattei.

“Grazie mille, amici. Siamo felicissimi di avervi qui. Grazie per essere arrivati nonostante il traffico, il caldo e lo stress di un grande concerto. Benvenuti a tutti!”, così Chris Martin ha fatto gli onori di casa in italiano. Dopo la clip dedicata al tema dell’ambiente è entrata la band sulle note di “Flying”, tratta dalla colonna sonora di “E.T. L’Extra-Terrestre”. Non è un caso che la scelta sia caduta sul film cult del 1982 perché introduce l’Atto 1 dedicato ai Pianeti dove “c’è una magia più grande là fuori da qualche parte e scegliere di andare a cercarla”. Le luci luminose dei braccialetti si sono accese per il primo brano “Higher Power”. Inizia la festa. Il primo Atto viene chiuso da una della canzoni più belle del repertorio: “The Scientist”.

La potente “Viva la Vida” ha segnato l’inizio dell’Atto 2 – Le Lune, che evoca la battaglia perché “l’universo, a volte, è ruvido e grintoso”. Dentro questa sezione non mancano le hit come “In My Place” e “Yellow”. “Human Heart”, dove Chris Martin è affiancato dal burattino Angel Moon, e i cuori rossi giganti, ricreati attraverso la luce dei braccialetti, segnano l’inizio dell’Atto 3 dedicato alle stelle per “incontrare alieni totalmente liberi e amare se stessi, a prescindere da ogni credo e colore”. Emozionatissima una fan, Greta, pescata tra il pubblico, ha duettato con Chris Martin sulle note di “Songbook”. Su “A Sky Full of Stars”, Martin chiede al pubblico di mettere via i telefonini: “Per sentire con il cuore, con la pancia e saltare e far ballare tutto San Siro”. Invece “Sunrise” – che contiene una citazione Louis Armstrong da “What a Wonderful World” – apre l’Atto 4 – Casa, ossia quando si torna dopo un viaggio e ci si accorge di avere una conoscenza di sé più piena e di essersi amarsi un po’ di più. “Humankind”, “Fix You” e “Biutyful”. L’ultimo scoppio di coriandoli e fuochi, la frase “Believe in Love” appare sullo schermo principale. Un augurio sincero in tempi di guerra.

UN TOUR ECO-SOSTENIBILE – Per questo tour mondiale è stato mobilitato un team di esperti per applicare soluzioni tecniche ed operative volte alla sostenibilità per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 50% in meno rispetto al tour precedente. Lo dimostra il video di circa tre minuti con in sottofondo “Light Through the Veins” di Jon Hopkins, mostrato prima dell’inizio del concerto. Ad esempio il generatore elettrico viene alimentato con olio fritto riciclato, lo stesso pubblico mentre balla produce energia alimentato grazie ad un sistema di ingranaggi e biciclette, i braccialetti luminosi (che sono i veri protagonisti dello show) sono di materiale compostabile e dopo ogni spettacolo vengono raccolti, sterilizzati e ricaricati, il palco è costituito di materiale riutilizzabile come il bambù e l’acciaio riciclato. Una parte dei biglietti viene devoluta alle associazioni The Ocean Cleanup e ClientEarth per piantare milioni di alberi. Il tutto nel nome della coerenza, la band ha da sempre supportato il tema ambientalista.

LA SCALETTA Act I: Planets *Light Through the Veins di Jon Hopkins, Flying Theme di John Williams dal film “E.T.” e Music of the Spheres 1. Higher Power 2. Adventure of a Lifetime 3. Paradise 4. The Scientist Act II: Moons 5. Viva la Vida 6. Hymn for the Weekend 7. Songbook 8. In My Place 9. Yellow Act III: Stars 10. Human Heart 11. People of the Pride 12. Clocks 13. The Lightclub 14. Something Just Like This 15. Midnight 16. My Universe 17. A Sky Full of Stars Act IV: Home 16. Sunrise 17. Beautiful World 18. O mia bela Madunina 19. Humankind 20. Fix You 21. Biutyful

(Foto Maria Laura Arturi)

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