Condannato a morte per blasfemia, anche se il magistrato “ha ignorato tutte le procedure e ha ignorato tutte le prove a favore dell’imputato”. Nouman Asghar, 24enne cristiano della città di Bahawalpur, in Punjab, Pakistan, è stato oggi condannato alla pena capitale da un tribunale di primo grado. Il giovane era stato arrestato nel 2019 per violazione dell’articolo 295-c del codice penale, che punisce il vilipendio verso il Profeta Maometto, a causa di una presunta blasfemia via WhatsApp. Secondo l’avvocato Aneeqa Maria Anthony, della Ong The Voice, il giudice ha ignorato procedure e prove che avrebbero scagionato l’imputato. E anche la sua famiglia nega le accuse.

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