Votereste un candidato sindaco sotto inchiesta o peggio sotto processo? Forse per molti la risposta potrebbe sembrare scontata, ma non per gli elettori della provincia di Siracusa, perché negli otto comuni in cui si è tornati alle urne, sono stati premiati 3 sindaci imputati e indagati, in barba alla questione morale.

Gianni “reuccio” di Priolo – Oltre 2 mila e seicento voti (37,84%) li ha raccolti Pippo Gianni (nella foto), rieletto sindaco di Priolo per la quarta volta. L’ex deputato nazionale e regionale, con un passato da assessore all’industria siciliana, è sotto processo da gennaio per corruzione, tentata concussione, falsità materiale e ideologica in atti pubblici. Era finito ai domiciliari ad ottobre perché, secondo i magistrati di Siracusa, “abusando delle propria posizione di vertice dell’amministrazione comunale”, avrebbe fatto pressioni ai manager di Versalis Spa, del gruppo Eni, e Sonatrach Raffineria Italiana Srl, società petrolifera alferina, che operano nel polo petrolchimico siracusano, chiedendo assunzioni per personale a lui vicino e commesse per una società locale.

La vicenda processuale non ha scalfito Gianni che ha comunque deciso di ripresentarsi, e durante la campagna elettorale ha persino promesso di dare per “ogni cittadino residente” a Priolo “500 litri di benzina all’anno”, con un contributo del Comune, un operazione che ha definito di “accise al contrario”.

Tra ‘muddica’ e appalti – Anche nel comune di Francofonte gli elettori hanno premiato l’uscente primo cittadino Daniele Nunzio Lentini, con oltre 5 mila e seicento preferenze, un plebiscito (84,15%). Lentini da marzo 2022 è sotto processo a Siracusa per turbativa d’asta, nata dall’inchiesta ‘Muddica’, dal siciliano ‘mollica, e legata al presunto giro di appalti pilotati nel Comune di Melilli, in cui Lentini ricopriva la carica di vicedirigente dell’ente. Nello stesso processo è imputato anche il sindaco di Melilli e deputato regionale Mpa, Giuseppe Carta.

La nuova sindaca di Portopalo di Capo Passero è Rachele Rocca, che per soli 5 voti ha ottenuto la fascia, 849 voti raccolti (34,48%). Rocca si è presentata con una lista civica sostenuta dal deputato regionale meloniano Carlo Auteri, mentre Fratelli d’Italia ha ufficialmente preso le distanze. Questo perché le sono stati revocati i domiciliari a marzo scorso, dopo l’arresto del 27 gennaio, con la conseguente sospensione della Prefettura di Siracusa dalla carica di consigliera comunale. Rocca è infatti indagata per concussione a Siracusa, perché secondo gli inquirenti, insieme all’ex consigliere comunale Corrado Lentinello, e al padre Antonino Rocca (ex consulente del sindaco) avrebbero fatto pressioni ad alcuni imprenditori per dei lavori in Comune, chiedendo in cambio favori, assunzioni e soldi.

Un sindaco su 5 indagato – Dei 21 comuni della provincia di Siracusa, 5 sindaci hanno vicende giudiziarie pendenti. Oltre ai casi citati infatti, c’è anche quello di Vincenzo Parlato primo cittadino di Sortino, indagato per falsità ideologica e abuso d’ufficio, perché nell’ottobre 2020 avrebbe falsificato l’esito della procedura selettiva per la nomina del revisore contabile del comune che amministra, che secondo la normativa regionale doveva svolgersi tramite sorteggio. A seguito dell’indagine, Parlato è stato prima sospeso dalla carica di sindaco, per effetto della legge Severino, mentre il gip ha disposto il divieto di dimora nel comune di Sortino. Dopo ripetuti ricorsi, la Cassazione ha annullato con rinvio il divieto disposto dal Tribunale del Riesame di Catania.

GIUSTIZIALISTI

di Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita 12€ Acquista
Articolo Precedente

Affitti brevi, l’occasione persa del disegno di legge: nessuna vera stretta su Airbnb. E anche Federalberghi è critica

next
Articolo Successivo

Ladri e corrotti alla riscossa: emendamento di Costa di 9 righe per cancellare lo stop alla prescrizione introdotto dalla riforma Bonafede

next