Ritrovati vivi quattro bambini dopo un incidente aereo, ma la notizia non sembra vera. Curioso, quello che sta accadendo giornalisticamente attorno ad un disastro aereo di piccole proporzioni in Colombia. Il Cessna 206 che il primo maggio scorso era diretto a San José del Guaviare all’improvviso è scomparso dai radar. Dopo una decina di giorni le autorità colombiane hanno prima ritrovato i resti del velivolo poi annunciato la scoperta del corpo senza vita del pilota. Degli altri sei passeggeri a bordo però nessuna traccia. O meglio dopo altre 24 ore è stato ritrovato anche il corpo di una donna e di una terza persona la cui identità non è stata specificata. La donna è la madre di quattro bambini che erano sull’aereo.

I quattro minori, di tredici, nove, quattro anni e un bimbo di 11 mesi sono infine stati ritrovati vivi dopo quindici giorni dal tragico schianto in mezzo alla giungla. “È una gioia per il Paese”, ha esclamato mercoledì 17 maggio il presidente colombiano Gustavo Petro in diretta nazionale, dopo che più di cento soldati aiutati da cani da fiuto si sono messi sulle “piste” dei bambini 24 su 24. I bambini, secondo le autorità, avevano lasciato delle tracce della loro presenza in mezzo alla giungla. Martedì scorso le autorità hanno comunicato di aver trovato effetti personali, oltre a resti di frutta mangiata e ad una bottiglia.

Le squadre di soccorso hanno poi scoperto un “rifugio improvvisato fatto di bastoncini e rami”. Come segnalano diverse agenzie di stampa nelle foto si possono vedere delle forbici e un’etichetta di quella che sembrava essere una fascia per capelli. I soccorritori hanno così continuato le ricerche con l’operazione denominata “Hope”: tre elicotteri, un altoparlante “in grado di coprire un’area di circa 1.500 metri” per trasmettere un messaggio registrato dalla nonna dei bambini in lingua Uitoto dove la donna chiede loro di rimanere dove sono in modo che i soccorritori possano trovarli. Infine, ecco il ritrovamento declamato ai quattro venti dalle autorità governative. Solo che nel corso delle ultime ore diverse testate internazionali tra cui la Bbc, hanno messo in dubbio il ritrovamento stesso dei bambini, tanto che ancora non vi è prova fotografica e ufficiale del ritrovamento.

L’attesa good news è frutto, molto probabilmente, di un malinteso tra diversi livelli gerarchici delle autorità colombiane, e dell’eccessiva fretta del presidente Petro di annunciarlo alla stampa. Inoltre, in molti si pongono la questione su come questi bimbi siano potuti sopravvivere tutti questi giorni in mezzo ad una giungla molto fitta e pericolosa in una regione particolarmente remota e incontaminata con animali selvatici e alberi che possono misurare fino a 40 metri di altezza, oltre al fatto delle condizioni meteo avverse con piogge torrenziali.

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