Aveva una relazione con la nuora di un capoclan e per questo venne ucciso e sciolto nell’acido nel 2013, dopo essere stato attirato in una trappola. A fare luce su un cold case risalente al 2013 sono stati i carabinieri del Ros di Napoli, coordinati dalla Dda di Napoli. Un omicidio commesso per “tutelare” l’onore di Giovanni Licciardi, figlio del boss Gennaro, che era detenuto e che oggi ha portato a tre arresti. Salvatore Esposito venne attirato a casa di uno dei tre presunti assassini arrestati oggi: si accorse anche che gli stava per succedere qualcosa di terribile, iniziò anche a sudare abbondantemente (e per questo motivo venne anche preso in giro dai suoi aguzzini) ma non riuscì a farla franca.

Con la scusa di andare a trovare il marito di Maria Licciardi (sorella del boss Gennaro) che stava trascorrendo la latitanza a Marano di Napoli, il commando omicida deviò il percorso per recarsi nella zona delle cave di Chiaiano, una zona impervia e isolata, dove venne consumato l’assassinio a colpi di pistola e la distruzione del cadavere. L’arresto di oggi riguarda tre presunti affiliati al clan Licciardi – Paolo Abbatiello, Gianfranco Leva e Raffaele Prota – a cui viene contestato, insieme con Giuseppe Simioli, il ruolo di mandanti. A uccidere materialmente Esposito e a distruggerne il cadavere, secondo gli investigatori, invece, furono Carlo Nappi, Crescenzo Polverino, Giuseppe Ruggiero e Alessandro De Luca. Tutti sono in carcere ma per un altro omicidio.

Si tratta – come è stato appurato grazie a intercettazioni, pedinamenti e pentiti – delle stesse pratiche di occultamento dei cadaveri per scioglimento nell’acido utilizzate da Cosa nostra nel 1984 per far sparire per conto del boss Lorenzo Nuvoletta i cadaveri di Vittorio e Luigi Vastarella, Gennaro Salvi, Gaetano Di Costanzo e Antonio Mauriello. Per gli omicidi di quelle cinque persone, avvenuti a Marano di Napoli il 19 settembre 1984 nell’ambito della guerra di camorra tra le famiglie malavitose Gionta-Nuvoletta e Alfieri-Bardellino, è stato condannato in via definitiva nella veste di mandante il superboss Salvatore Riina.

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