Per forme tumorali di piccola dimensione sono possibili trattamenti chirurgici molto contenuti, “mentre per le forme molto estese e/o difficilmente raggiungibili”, sottolineano sempre gli esperti del Cro, “possono essere necessari trattamenti chirurgici molto invasivi che possono prevedere anche l’interruzione temporanea dell’arco mandibolare e la ricostruzione dei difetti con lembi autologhi (in altre parole: con il posizionamento nella zona colpita di porzioni di tessuto prelevate da altre parti del corpo). A seconda dell’estensione della patologia (che dipende da grandezza del tumore e dal numero dei linfonodi del collo interessati) si può ricorrere a un trattamento radioterapico successivo all’intervento chirurgico”.

INDIETRO

Tumore alla lingua, cos’è la patologia che ha colpito Daniele Bossari: “Cresce in modo subdolo e non evidente”. I sintomi e i 3 fattori di rischio

AVANTI
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

“Non lavatevi con la spugna. Fa male alla pelle ed è un concentrato di germi”: il video del farmacista è virale su TikTok. Ecco cosa c’è di vero

next