Mani sul volto in segno di sollievo e un abbraccio liberatorio al suo avvocato. Ed Sheeran è stato assolto. La sua celebre ballata Thinking Out Loud non è un plagio di Let’s Get It On. A stabilirlo è stata la giuria di New York, secondo la quale la popstar britannica non avrebbe copiato elementi compositivi della canzone di Marvin Gaye. Le accuse dei querelanti – che avevano denunciato la somiglianza dei due brani nella progressione degli accordi, nel ritmo armonico e in alcune melodie – sono state confutate dal team legale del cantautore, che ha sottolineato le differenze melodiche e anche come gli elementi utilizzati nei due successi siano comuni nella musica pop.

Un verdetto sofferto, per cui Sheeran ha ringraziato sottovoce i giurati mentre uscivano dall’aula. L’artista ha poi parlato dieci minuti con i querelanti, tra cui la figlia di Ed Townsend, che ha co-creato il classico soul del 1973 insieme a Gaye. Infine, l’abbraccio tra le parti. Circa una settimana fa, durante il processo, la popstar aveva cominciato a cantare e suonare davanti alla giuria, ottenendo l’attenzione di tutti i presenti. Chitarra alla mano, per un’ora aveva descritto la propria carriera musicale e spiegato il processo creativo della canzone incriminata.

“Traggo molta ispirazione dalle cose della mia vita e della mia famiglia”, aveva evidenziato, negando di essere stato influenzato da Let’s Get It On. Alcuni giorni dopo, un annuncio inaspettato: se avesse perso la causa avrebbe lasciato la musica. “Offensivo dedicare tutta la mia vita a essere artista e cantautore e avere qualcuno che la sminuisca”, aveva evidenziato. Uscito dall’aula Sheeran si è fermato a parlare con la stampa davanti tribunale. “Ovviamente sono molto contento dell’esito di questo caso, e sembra che dopotutto non dovrò ritirarmi dal mio lavoro quotidiano. Ma allo stesso tempo, sono incredibilmente frustrato dal fatto che ad affermazioni infondate come questa sia permesso di andare in tribunale”, ha detto leggendo una dichiarazione. Poi, si è mostrato amareggiato per non aver potuto presenziare al funerale di sua nonna, in Irlanda, a causa del processo. “Non riavrò indietro quel tempo”, ha chiosato.

Non è la prima volta che il cantautore affronta un processo per plagio. L’anno scorso, infatti, aveva già vinto una battaglia di copyright in Gran Bretagna. In quel caso, il brano in questione era stato Shape of you, altro suo grande successo per cui era stato accusato di aver copiato Oh Why di Sami Chokri e Ross O’Donoghue. Chioma rossa, grande talento e fascino da ragazzo della porta accanto, Ed Sheeran, dunque, continuerà a fare musica. E con la fresca assoluzione, potrà festeggiare l’uscita del suo ultimo album, Subtract.

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