Quella di Afrodite e Achille è “una storia incredibile e affascinante, a partire dai loro nomi che richiamano la mitologia greca, una storia avvenuta proprio tra le montagne durante la lotta di Liberazione“. Così la direttrice dell’Istituto storico di Macerata, Annalisa Cegna, dopo aver letto l’ultima lettera scritta da Achille Barilatti e dedicata ad Afrodite Marasli il 22 marzo 1944, giorno prima di venire fucilato. “Afrodite è una donna che abbiamo avuto modo di conoscere e capire chi fosse perché è stata internata nel campo di concentramento di Pollenza nel luglio 1943. Qui nelle Marche fugge o viene liberata e la ritroviamo nel 1944 accanto ad Achille”, ha aggiunto Cegna. “Questa storia ci lascia tanto: una bellissima storia d’amore all’interno di una vicenda così brutta, difficile. Al tempo stesso ci dice di prestare più attenzione alle donne. Se non avessimo avuto la curiosità questa figura femminile non sarebbe mai emersa”, ha concluso.