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Franco Berrino: “Chi ha la pancia si ammala di più. Ecco che cosa fare per ridurla fino a 5-10 cm”

Il motivo? "Un terzo della massa di grasso addominale è infatti costituito da cellule dell’infiammazione"

di F. Q.

“A parità di peso e altezza, la mortalità aumenta fortemente con la circonferenza vita”. A dirlo – o meglio, scriverlo – in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera è Franco Berrino, epidemiologo di fama mondiale e divulgatore dei principi di una sana alimentazione, già direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. Nel dettaglio, il professor Berrino analizza l’evidenza scientifica secondo cui “più aumenta la circonferenza vita più aumenta la mortalità”, rinnovando l’appello a tenere uno stile di vita attivo ed un’alimentazione sana. Il motivo? “Un terzo della massa di grasso addominale è infatti costituito da cellule dell’infiammazione”.

“Negli uomini la mortalità è di oltre 50 per cento maggiore in chi ha una circonferenza vita maggiore di 110 cm rispetto a chi sta sotto i 90 cm. Nelle donne la mortalità è di circa l’80 per cento maggiore in chi ha la circonferenza vita maggiore di 100 cm rispetto a meno di 75 (a parità di età, tabacco, alcol, esercizio fisico e indice di massa corporea)”, sottolinea il professore citando “una recente meta-analisi (un’analisi congiunta) di 72 studi, che complessivamente hanno seguito per anni due milioni e mezzo di persone”, secondo cui “la mortalità aumenta dell’11 per cento per ogni incremento di 10 cm di circonferenza vita”. E ancora, scrive Berrino: “Lo studio dell’Università di Harvard sul personale maschile della sanità riscontra addirittura che chi supera un metro di circonferenza vita ha un rischio di ammalarsi di cancro dell’intestino tre volte superiore a chi sta sotto i 90 cm. Anche il rischio di diabete aumenta gravemente e linearmente con la circonferenza vita. Gli uomini con circonferenza maggiore di 100 e le donne con circonferenza maggiore di 85 hanno un rischio più che doppio di ammalarsi di infarto. Nei grandi studi prospettici, che seguono nel tempo centinaia di migliaia di persone in cui si è misurata la circonferenza vita, si riscontra inoltre che per ogni 10 cm in più il rischio di pancreatite acuta aumenta del 36 per cento, il rischio di fibrillazione atriale del 32 per cento, il rischio di ictus cerebrale del 19 per cento, il rischio di incontinenza urinaria del 18 per cento, il rischio di calcoli renali del 16 per cento”.

“Che fare dunque?”, si chiede il professore prima di elargire una serie di indicazioni che – a suo dire – consentono di ridurre il girovita “anche di 5-10 centimetri”: “Esercizio fisico quotidiano (inclusi gli addominali!), evitare cibo spazzatura, in particolare i grassi idrogenati (margarine, snack dolci e salati, pasticceria industriale) e le bevande zuccherate (un bicchiere al giorno aumenta la circonferenza vita di un cm all’anno), ridurre i cibi contenenti glutine (in particolare il grano ‘moderno’) e aumentare il consumo di cibi integrali. Nei seminari della Longevità Felice organizzati da La Grande Via riscontriamo che in soli 15 giorni di cibo sano, esercizio fisico moderato e consapevolezza spirituale, chi soffre di obesità addominale riduce la circonferenza vita anche di 5-10 cm”, conclude Franco Berrino.

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