Il Kazakistan ha annunciato di aver avviato una procedura di arbitrato internazionale contro le major del settore energetico tra cui ExxonMobil, Chevron e Shell, che gestiscono i maxi giacimenti di Karachaganak e Kashagan. È coinvolta anche la controllata pubblica italiana Eni, che è co-operatore di Karachaganak e fa parte della joint venture North Caspian Operating Company che controlla Kashagan. Il governo di Astana contesta 16,5 miliardi di dollari complessivi (15,2 miliardi di euro) di costi detratti dai ricavi dei due giacimenti petroliferi, ha spiegato il ministro dell’Energia Almasadam Satkaliev, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Kazinform.

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