Il Kazakistan ha annunciato di aver avviato una procedura di arbitrato internazionale contro le major del settore energetico tra cui ExxonMobil, Chevron e Shell, che gestiscono i maxi giacimenti di Karachaganak e Kashagan. È coinvolta anche la controllata pubblica italiana Eni, che è co-operatore di Karachaganak e fa parte della joint venture North Caspian Operating Company che controlla Kashagan. Il governo di Astana contesta 16,5 miliardi di dollari complessivi (15,2 miliardi di euro) di costi detratti dai ricavi dei due giacimenti petroliferi, ha spiegato il ministro dell’Energia Almasadam Satkaliev, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Kazinform.
Economia
Il Kazakistan avvia arbitrato internazionale contro le grandi compagnie petrolifere che gestiscono i suoi giacimenti: anche Eni
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- 10:56 - Stellantis: Faraone (Iv), 'obiettivi governo falliti, Urso quando si dimette?'
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Tavares si è dimesso. Urso, invece, quando si dimette? Perché quello del milione di auto nel nostro Paese e l’idea di sostenere Stellantis in questa produzione erano obiettivi del governo, non soltanto di Stellantis". Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a Skytg24.
"Urso fischietta -ha sottolineato- come se il problema non lo riguardasse ma di auto ne verranno prodotte meno di mezzo milione, c’è un problema di transizione ecologica e nel governo di stampo sovranista si continua a non fare quello che è necessario per salvare il settore dell’automotive. Ovvero, immaginare di facilitare alleanze tra produttori come accaduto in Giappone tra Suzuki e Toyota, e lavorare per unire le forze in Europa in modo da costruire un campione continentale in grado di competere con la Cina. Il governo, invece, non solo gira a vuoto ma taglia addirittura i 4,6 miliardi di euro per l’automotive. Urso la smetta di fischiettare e di dire che la colpa è solo di Stellantis”, ha concluso.
- 10:56 - **Sanità: Consulta, prioritariamente ridurre altre spese, garantire diritto a salute**
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - In un contesto di risorse scarse, «per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate anche da vincoli euro unitari, devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il 'fondamentale' diritto alla salute di cui all’art. 32 Cost., che chiama in causa imprescindibili esigenze di tutela anche delle fasce più deboli della popolazione, non in grado di accedere alla spesa sostenuta direttamente dal cittadino, cosiddetta 'out of pocket'". È quanto si legge nella sentenza n. 195 del 2024, depositata oggi, con cui la Corte Costituzionale ha deciso il ricorso della Regione Campania avverso l’art. 1, commi 527 e 557, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026).
"La Corte ha dichiarato non fondate diverse questioni, che riguardavano la legittimità della misura, le modalità e la durata del concorso delle regioni agli obiettivi di finanza pubblica, stabilite dalla legge di bilancio 2024 nelle more della nuova governance economica europea, che, peraltro, mostrano la volontà del legislatore statale di non far gravare il suddetto contributo sulle spese relative alla missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, e alla missione 13, Tutela della salute", viene sottolineato dai giudici costituzionali.
- 10:53 - Stellantis: Calenda, 'Elkann non faccia show, venga in Parlamento'
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - ''Tavares era un incompetente e ha le sue responsabilità, ma i 6 miliardi li abbiamo dati a lui ed è lui che deve risponderne. Non venga a fare gli show'' davanti ai cancelli delle fabbriche, ''deve venire in Parlamento con cifre e numeri''. Lo ha detto il leader di Azione, Matteo Calenda.
- 10:12 - Imprese, lunedì Icch presenta nuovo magazine 'La velocità del cambiamento'
Milano, 6 dic. (Adnkronos) - Lunedì 9 dicembre alle 18.30 a Milano presso la Fondazione Eni Enrico Mattei (Palazzo delle Stelline - Corso Magenta 63) si terrà la presentazione del nuovo Magazine titolo 'La velocità del cambiamento: economia, società e cultura' edito da Icch, l’osservatorio internazionale sulla comunicazione corporate e istituzionale.
In seguito al saluto di benvenuto a cura di Alessandro Lanza, direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei, apriranno i lavori: Filippo Barberis, capo di gabinetto del sindaco di Milano, Pierangelo Fabiano, segretario generale di Icch, ed Erika Mandraffino, direttrice comunicazione esterna di Eni. Poi, ne parleranno approfonditamente: Stefano Lucchini, presidente dell’Advisory Board di Icch, Luisa Damiano, professore ordinario di logica e filosofia della scienza dell’Università Iulm, Ferruccio De Bortoli, editorialista del Corriere della Sera, Mariagrazia Fanchi, direttrice Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica, Padre Philip Larrey, Professor of the Practice Department of Philosophy Boston College, Alessandro Sallusti, direttore Il Giornale, Mariarosaria Taddeo, Full Professor of Digital Ethics and Defence Technologies Oxford Internet Institute University of Oxford - Dstl Ethics Fellow | Alan Turing Institute London, e Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo.
I relatori - spiega Icch in una nota - discuteranno "di come il cambiamento sia una costante della storia, un elemento ineludibile che ha plasmato il corso degli eventi umani attraverso i secoli. In diverse epoche, il cambiamento ha innescato crisi profonde, creato discontinuità significative e generato breakthrough rivoluzionari che hanno aperto la strada a nuove opportunità e trasformazioni sociali. Dalla peste manzoniana del XVII secolo all'avvento di ChatGpt, le nostre società sono il frutto di cambiamenti a volte repentini e inaspettati che hanno riconfigurato il tessuto sociale, economico e culturale delle civiltà. Questi eventi hanno non solo alterato il corso della storia, ma hanno anche ridefinito il modo in cui le società si organizzano, comunicano e si evolvono".
- 09:43 - 'Ripartenze: riprendiamoci il futuro!', percorsi di formazione per detenuti a Velletri
Roma, 5 dic. (Adnkronos/Labitalia) - E' partito ufficialmente, presso il Carcere di Velletri, il progetto Ripartenze: Riprendiamoci il Futuro. Promosso da Fondazione Lottomatica e realizzato dal centro di formazione dell’ente non profit Elis, il progetto riguarda detenuti e persone sottoposte ad altre misure di giustizia in percorsi di inserimento professionale.
Al termine di una selezione che ha visto coinvolte 600 persone, è iniziata ora per i primi 20 partecipanti la formazione che li porterà a lavorare come manutentori di aree verdi a Roma e addetti alla selezione dei rifiuti nella piattaforma di Guidonia M. del Gruppo AVR e come operatori elettrici per la società Siram Veolia a Milano.
“Siamo particolarmente orgogliosi di sostenere ‘Ripartenze’ - ha commentato Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica - un’opportunità concreta per il reinserimento sociale e professionale di persone che stanno affrontando percorsi di giustizia. Siamo convinti che il lavoro possa essere un potente strumento di cambiamento, capace di ridurre significativamente il rischio di recidiva e di restituire dignità e speranza a chi ha commesso errori. La natura corale del progetto sottolinea il principio di collaborazione e condivisione delle diverse competenze, condizione fondamentale per il successo delle iniziative ad alto valore sociale". I partecipanti al programma stanno già affrontando una prima fase di rafforzamento delle competenze trasversali necessarie a inserirsi in contesti aziendali. Seguirà l’addestramento tecnico e quindi l’inserimento lavorativo, programmato per l’inizio del nuovo anno.
“Questa iniziativa - sottolinea Pietro Cum, amministratore delegato di Elis - evidenzia, ancora più di un normale percorso formativo il grande valore del lavoro come elemento centrale della dignità della persona e come condizione fondamentale per permetterle di riprogettare il futuro. E' un’ulteriore prova dell’impatto sociale che la formazione professionale è in grado di generare”. Il progetto è nato nell’ambito della collaborazione tra Fondazione Lottomatica ed Elis, attraverso un accordo stipulato con il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria presso il ministero della Giustizia. Secondo i dati elaborati nel 2024 da Censis e The European House Ambrosetti, su incarico di Cnel e ministero della Giustizia, il rischio di tornare in carcere può scendere fino al 2% nel caso di detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale. Un risultato estremamente significativo, se comparato con gli attuali tassi di recidiva della popolazione carceraria, secondo cui 6 condannati su 10 sono già stati in carcere almeno una volta.
- 09:16 - Tumori, arriva in Italia prima immunoterapia sottocute: si somministra in 7 minuti
Milano, 5 dic. (Adnkronos Salute) - Arriva in Italia la prima immunoterapia oncologica che si somministra per iniezione sottocutanea (sottopelle) in 7 minuti. E' l'anticorpo monoclonale atezolizumab sottocute, sviluppato da Roche, immunoterapia antitumorale anti-PD-L1 per il trattamento di diversi tipi di tumori. Il farmaco ha ottenuto la rimborsabilità dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo essere stato approvato a gennaio dall'agenzia europea del farmaco Ema. La nuova formulazione sottocutanea riduce dell'80% i tempi rispetto all'infusione endovenosa (è approvata per le stesse indicazioni). Si scende quindi dai 30-60 minuti necessari per l'infusione endovenosa ai 4-8 (media di circa 7) dell'iniezione sottocute.
"Nell'ambito del tumore al polmone, atezolizumab viene utilizzato nell'immunoterapia di prima linea del carcinoma a piccole cellule in fase avanzata insieme alla chemioterapia, nell'immunoterapia singola di prima linea per pazienti con Nsclc (carcinoma polmonare non a piccole cellule) e iper-espressione del PD-L1, nella terapia di seconda linea per pazienti Nsclc dopo precedente chemioterapia a base di platino e nella terapia adiuvante dopo chirurgia nei pazienti Nsclc, sempre con iper-espressione del PD-L1", elenca Filippo de Marinis, presidente Aiot (Associazione italiana di oncologia toracica) e direttore Divisione di oncologia toracica, Irccs Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano. "L'autorizzazione di Aifa permette ora la somministrazione sottocute di atezolizumab in 7 minuti, creando un vantaggio in termini di semplificazione sia per il paziente che per la struttura sanitaria, perché garantisce una maggiore efficienza e sostenibilità gestionale, rendendo il trattamento più compatibile con le dinamiche del day hospital".
"I risultati dello studio IMscin001 e IMscin002 - aggiunge de Marinis - hanno dimostrato la stessa efficacia e sicurezza della formulazione sottocute rispetto a quella endovena, con una forte preferenza dei pazienti e degli operatori sanitari". L'approvazione si basa sui dati di questi studi globali IMscin001 e IMscin002. Il primo ha confermato il profilo di sicurezza ed efficacia di atezolizumab sottocute (Sc) in linea con la formulazione endovenosa (Ev). Inoltre, ha dimostrato che il 90% degli operatori sanitari coinvolti nello studio ha ritenuto la formulazione Sc facile da somministrare e che il 75% ha rilevato un potenziale risparmio di tempo nell'organizzazione sanitaria rispetto alla formulazione Ev. Lo studio IMscin0022 ha evidenziato che la maggior parte dei pazienti oncologici preferisce l'iniezione sottocutanea all'infusione endovenosa.
"I grandi vantaggi dell'utilizzo del trattamento si riscontrano in termini di preferenza del paziente e di organizzazione del Sistema sanitario. Gli studi clinici hanno dimostrato che i pazienti preferiscono la modalità sottocute (71% secondo lo studio IMscin002), trovandola più confortevole e meno invasiva - spiega Federico Cappuzzo, direttore di Oncologia medica 2, Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma - D'altro canto, anche le strutture sanitarie possono trarre enormi benefici da questa opzione. Grazie al tempo di somministrazione, che è molto più breve rispetto all'infusione endovenosa, è possibile trattare un numero maggiore di pazienti. Questo non solo migliora l'efficienza organizzativa, ma risulta essere un aspetto molto apprezzato dai pazienti stessi, che traggono vantaggio da un trattamento più rapido e meno impegnativo".
Tra i tumori trattabili con atezolizumab Sc figura anche il carcinoma epatocellulare. "Il tumore al fegato è il nono tumore per incidenza in Europa e solo in Italia ci sono più di 33mila persone che convivono con questa malattia. La gestione di questa neoplasia richiede un approccio multidisciplinare. Per i pazienti con epatocarcinoma negli stadi più avanzati di malattia l'arrivo di una innovativa terapia negli ultimi anni ha rivoluzionato il loro trattamento con risultati fino a pochi anni fa impensabili in termini di risposta al trattamento e tollerabilità - spiega Massimo Iavarone, professore associato di Gastroenterologia dell'università degli Studi di Milano - Il limite è che la terapia combinata richiede un lungo tempo per i pazienti. L'arrivo della somministrazione sottocutanea rappresenta un cambiamento per la qualità di vita dei pazienti che vedono una riduzione del tempo di cura. La diminuzione dei tempi permette" anche "di trattare più persone, circa il 50% in più, in una sola giornata. Se si considera, inoltre, il benessere dei pazienti, soprattutto per coloro che devono eseguire trattamenti combinati, poter effettuare una sola somministrazione endovenosa ed una sottocutanea può rappresentare un miglioramento, poiché questo tipo di trattamento è meno invasivo e più tollerabile".
A beneficiare di questa innovazione tecnologica è poi la relazione di cura, aggiungono gli esperti. "Richiedendo pochi minuti, la somministrazione sottocute permette all'infermiere di concentrarsi interamente sul paziente, favorendo ascolto, dialogo e un rapporto più umano - osserva Gianluca Falcone, infermiere Ssd Oncologia Medica, Aou Policlinico 'L. Vanvitelli' di Napoli - Il trattamento può essere, inoltre, dispensato in spazi più riservati rispetto alle tradizionali poltrone infusionali e questo rende l'esperienza meno stressante e più confortevole. L'organizzazione all'interno dei Day Hospital diventa più snella ed efficiente e questo cambiamento genera ulteriori benefici anche per caregiver e familiari, riducendo il peso degli aspetti tecnici e regalando tempo prezioso da dedicare alla vita e agli affetti".
"Sostenere la qualità della vita è di centrale rilevanza per la cura dei malati oncologici - commenta Francesco De Lorenzo, presidente Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) - Lo ha chiaramente sancito nel 2021 la Commissione Eu, lanciando la Mission on Cancer che si basa su tre pilastri: prevenire tutto il prevedibile, ottimizzare diagnostica e trattamenti, migliorare la qualità della vita, anche per assicurare alle persone guarite dal cancro il ritorno all’attività produttiva. I malati di cancro si aspettano, al più presto, dalla ricerca farmacologica più farmaci innovativi, una riduzione degli effetti collaterali ed anche una semplificazione delle modalità della somministrazione. La recente approvazione di atezolizumab rappresenta un passo avanti in questa direzione".
"Siamo di fronte ad uno scenario in cui le patologie oncologiche mostrano una tendenza all'aumento - fa notare Anna Maria Porrini, Direttore medico Roche Italia - le stime prospettano che ci saranno 27,5 milioni di casi nel mondo entro il 2040. Grazie alle innovazioni terapeutiche introdotte, molti pazienti sopravvivono più a lungo e questo comporta un approccio diverso e più articolato da parte dei sistemi sanitari, incluso quello italiano. Numerosi farmaci antitumorali prevedono oggi una somministrazione endovenosa, che richiede tempo e una specifica gestione all'interno degli ospedali. Per questo, in Roche stiamo focalizzando gli sforzi della nostra ricerca non solo sulla scoperta di nuove molecole ma anche sull'innovazione tecnologica, tra cui lo sviluppo di nuove formulazioni sottocute, che possono contribuire a migliorare l’esperienza di cura, sia dalla prospettiva dei pazienti che degli operatori e delle organizzazioni sanitarie".
- 08:43 - Sport, Gravina: "Insieme ad Asi verso il futuro"
Roma, 5 dic. - (Adnkronos) - “Nello sport il risultato è imprevedibile, tantissimi auguri all’Asi per questo importante traguardo insieme verso il futuro non solo per sport ma anche per le sue attività sociali”.
Sono le parole scelte da Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per gli auguri istituzionali in occasione della festa con cui Asi - Associazioni sportive e sociali italiane, ha festeggiato il suo trentennale a Roma alla presenza di personalità del mondo dello sport, dirigenti e atleti. Con queste dichiarazioni, il presidente Gravina ha voluto ribadire la collaborazione tra il massimo vertice del calcio nazionale e l’Asi, non solo per quanto concerne l’ambito sportivo ma anche nel sociale.