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Riproduce le voci dei nostri familiari e fa scattare la truffa: il pericolo software di cui sono state ‘vittime’ anche Lorenzo Orlandi e la nonna

Ecco a cosa fare attenzione

di Paolo Aruffo

77,1 mila follower su Instagram, fotografo, videomaker, creator digitale, noto alla cronaca rosa per essere stato fidanzato con Valentina Vignali. Lui è Lorenzo Orlandi, vittima di una truffa studiata nei minimi dettagli e che potrebbe accadere a chiunque. Lo ha spiegato lui stesso al Messaggero, raccontando che i malviventi avrebbero clonato la sua voce per poi utilizzarla in una chiamata con la nonna. I truffatori, fingendosi Lorenzo, le avrebbero richiesto 1.000 euro. “Ho problemi con la giustizia”, la motivazione utilizzata dal finto nipote. Tutto è accaduto nella mattinata dello scorso 25 marzo, alle ore 12:30 circa. La nonna di Lorenzo viene contattata più volte al telefono e si convince di stare parlando veramente con il nipote. “Era una persona che si spacciava per me e chiedeva disperatamente un aiuto economico sostanzioso”, ha raccontato lui alla testata romana. Prima 1.500 euro (che la signora 93enne ha difficoltà a reperire), poi la richiesta si abbassa: “Il finto me a quel punto le ha detto che sarebbe andato bene tutto quello che poteva racimolare in casa (contanti, oro, bancoposta)“.

Lei accetta e le viene detto che un amico fidato del nipote passerà a ritirare tutto. Una volta compreso il raggiro, sono state allertate le forze dell’ordine: “Siamo andati in questura a denunciare l’accaduto”, ha infine concluso l’influencer. Le indagini cercheranno di fare chiarezza su questo nuovo modus operandi dei truffatori. Come hanno fatto ad utilizzare e poi a replicare perfettamente la sua voce? Potrebbe trattarsi di un hackeraggio ben riuscito. Ovvero: i malviventi sono riusciti ad entrare nel telefono dell’influencer, carpire e riprodurre la sua voce attraverso un’applicazione, un software particolare? È un’ipotesi. Quello che è certo, però, è che chi ha parenti anziani dovrà fare molta attenzione a telefonate di questo tipo. Purtroppo i truffatori sanno come rimanere al passo con i tempi e si specializzano sempre più in truffe che attraversano gli smartphone, ormai mezzi e protagonisti delle azioni e delle giornate di ognuno di noi.

Solo qualche settimana fa, sempre nella Capitale, era accaduto qualcosa di simile. Roma Today, infatti, aveva raccontato di una 81enne raggirata con la tecnica del figlio indebitato. In quel caso la signora aveva consegnato ai truffatori ben 30.000 euro. Era febbraio, quando l’anziana signora aveva ricevuto una telefonata da una persona che sembrava un bambino che chiedeva di nonna. In quel momento non aveva dato troppo peso al fatto ma, con il senno di poi, probabilmente era stato il prologo della truffa. A metà marzo, non a caso, la donna ha ricevuto un’altra telefonata da parte del figlio (fake) che le chiedeva di consegnare dei soldi ad un funzionario della posta, con il quale aveva un debito da saldare. “Mamma mi ha detto che aveva la voce identica a quella di mio fratello – ha raccontato l’altra figlia -. Credo che siano riusciti a riprodurla con un programma. Le ha detto che era un po’ raffreddato e che aveva mal di gola. Mamma è convinta che fosse proprio la voce di mio fratello“. Il sospetto, in seguito, quando il malvivente che la teneva al telefono e che si fingeva il figlio, le aveva chiesto un oggetto in particolare, “l’orologio d’oro di papà” che, in realtà, non era mai esistito. I truffatori, però, erano stati furbi e non le avevano dato il tempo di ragionare: “Le mettevano fretta. Ha anche provato a chiamarmi con il telefono cellulare ma era scarico e poi loro sono riusciti a farla distrarre – ha continuato a raccontare la figlia avvilita -. Poi mamma ha chiamato sia me che mio fratello, ma era ormai troppo tardi. Il truffatore si era già allontanato. Adesso non si dà pace di come sia caduta nella trappola di questi truffatori. Sono furbi, scaltri, organizzati e fortunati. Spero che denunciando quanto accaduto, si possano informare altre possibili vittime“.

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