Almeno sette persone, tra cui tre bambini, sono morte e diverse altre sono rimaste ferite a causa di una sparatoria avvenuta intorno alle dieci di lunedì (le 17 in Italia) nella scuola privata cristiana Covenant School di Nashville, in Tennessee (Usa). Ad aprire il fuoco è stata una donna di 28 anni originaria del luogo, armata di due fucili d’assalto e una pistola: lei stessa è rimasta uccisa dopo uno scontro con la polizia. Secondo i soccorritori, i tre bambini – che riportavano ferite d’arma da fuoco – sono stati dichiarati morti all’arrivo in ospedale. In seguito le autorità hanno confermato anche il decesso dei tre adulti. La killer (inizialmente ritenuta una teenager) non è stata ancora identificata, ma la polizia ha riferito che “probabilmente” si tratta di un’ex studentessa dell’istituto, che comprende classi dall’asilo alla nostra prima media e al momento è frequentato da circa duecento bambini.

Il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio: dalla chiamata al 911 all’uccisione della killer sono trascorsi solo 14 minuti. La donna è stata fermata al secondo piano dell’edificio, quando si trovava ancora nell’atrio e non aveva quindi avuto tempo di entrare in nessuna classe, anche se si era già lasciata dietro una scia di sangue. I cinque agenti arrivati per primi l’hanno affrontata e uccisa sul posto. Si tratta della 129esima sparatoria avvenuta negli Stati Uniti nel 2023 (più di una al giorno) e la 13esima con quattro o più vittime. La settimana scorsa due funzionari scolastici erano rimasti uccisi nel corso in un liceo della stessa città, la East High School; il 20 marzo uno studente era morto e un altro era rimasto ferito in una scuola di Dallas, in Texas. La Nbc ricorda però che i mass shooting compiuti da donne sono pochi: solo 17 dal 1979, di cui appena sette nelle scuole.

La Casa Bianca del presidente democratico Joe Biden usa l’episodio per mettere in mora il Congresso guidato dai Repubblicani, contrari alle limitazioni al porto d’armi: “Anche se non conosciamo ancora i dettagli, le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare. Quando è troppo è troppo, il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti altri bambini devono essere uccisi prima che i repubblicani al Congresso si facciano avanti e agiscano per approvare il divieto delle armi d’assalto, per colmare le falle nel nostro sistema di controllo dei precedenti o per richiedere il deposito sicuro delle armi? Dobbiamo fare qualcosa”, attacca la portavoce Karine Jean-Pierre.

Poco dopo interviene anche lo stesso Biden: “Quello che è accaduto è straziante, il peggior incubo di una famiglia. Dobbiamo fare di più contro la violenza da armi da fuoco, che sta facendo a pezzi le nostre comunità, sta facendo a pezzi l’anima di questo Paese”, afferma, chiedendo l’introduzione di un divieto vendita delle armi d’assalto. “Dobbiamo fare di più per proteggere le nostre scuole, perché non si trasformino in prigioni”, aggiunge. Sugli omicidi si è espressa anche la First lady Jill Biden: “Abbiamo appena appreso di un’altra sparatoria nel Tennessee. Una sparatoria a scuola. E io sono davvero senza parole. I nostri figli meritano di meglio. E noi tutti stiamo con Nashville in preghiera”, ha detto durante un evento a Washington.

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