Si è concluso il corteo indetto a Firenze per salvare la ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Secondo gli organizzatori, la Rsu della fabbrica, “sono state almeno 15mila le presenze” alla manifestazione fiorentina, partita intorno alle 14 da viale Guidoni, nell’area ex Fiat, per giungere poi alla Fortezza da Basso. “Siamo una marea”, ha dichiarato a fine manifestazione Dario Salvetti della Rsu della ex Gkn, che poi ha spiegato: “6 mesi senza stipendio è un modo per indurre i licenziamenti di fatto senza dichiararli, ci tengono a bollire a fuoco lento. Noi abbiamo alternative, abbiamo un piano industriale, vorremmo fare una cooperativa, abbiamo idee e progetti per ripartire”.

Non si sono verificate tensioni se non nel momento in cui il corteo ha mostrato l’intenzione di cambiare percorso, imboccando la carreggiata principale del viale Strozzi, anziché il controviale che avrebbe condotto ai giardini della Fortezza da Basso, e bloccando temporaneamente il traffico in una zona nevralgica per la città. Dopo una trattativa di circa mezz’ora con le forze dell’ordine, i manifestanti sono tornati sul percorso originario. Durante il corteo alcuni manifestanti hanno anche intonato slogan contro la premier Giorgia Meloni, ma il più gettonato è stato il proprietario di Qf Francesco Borgomeo, che aveva rilevato lo stabilimento di Campi Bisenzio.

In zona Fortezza è apparsa anche la scritta ‘Borgomeo a testa in giù’, sul pannello di legno di un cantiere. Sfilando per le vie i manifestanti hanno lanciato qualche fumogeno e anche alcuni petardi. In piazza Dalmazia il corteo si è fermato per ricordare la strage del 2011 ad opera del simpatizzante neofascista Gianluca Casseri. Alla partenza del corteo era presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che è stato contestato da un gruppetto di due o tre manifestanti, ma che non facevano parte degli operai. Ha portato la sua solidarietà anche il deputato e segretario regionale Pd Emiliano Fossi, che è stato anche sindaco di Campi Bisenzio. A sfilare anche il segretario nazionale Prc Maurizio Acerbo.

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